riavvia il sistema

Creato il 22 febbraio 2012 da Plus1gmt

L’ultima volta che mi è successo mi sono messo a dormire, erano le tre del pomeriggio ma mi sono coricato lo stesso e ho dormito tutto il giorno e la notte fino alla mattina successiva, non mi sono svegliato nemmeno per la cena. Avevo diciassette anni in meno di ora. Ogni tanto aprivo gli occhi ma capivo di non aver avuto sufficiente ristoro, quindi li chiudevo e incredibilmente mi addormentavo di nuovo, come se fossi in grado di comandare perfettamente il fisico. In quel periodo però soffrivo di incubi perché passavo le giornate a macinare codice e di notte sognavo di risolvere i miei problemi personali con le funzioni e le routine, se stai per perdere il lavoro fai un ciclo for(i = 1; i <= myChances; i++) in cui la variabile myChances contiene il valore di quanto hai seminato e quello che puoi raccogliere come ti insegnano i grandi saggi, quelli che ti danno i consigli perché non sono nella tua situazione. L’affitto del monolocale e le rate del PowerPC erano il rimando alla realtà, ogni volta in cui in quel loop onirico si ripartiva con una volta in più c’era una minima consapevolezza che essere un programmatore non retribuito non ti risolve nulla. Questo per dire che aspettare immobile non era tanto una forma di protesta contro gli eventi, ma un modo per ricominciare almeno con le pile cariche. Ma avrei continuato così se non mi fosse capitata nel giro di qualche giorno una nuova occasione, quella che stavo aspettando, perché è incredibile ma a un certo punto succede qualcosa di bello e ti stupisci che agli altri invece no, era squillato il telefono, ero stato convincente con un nuovo datore di lavoro, e da allora fortunatamente non mi sono più fermato. Ora non ho un affitto perché nel tempo sono riuscito ad acquistare una casa, non ho rate perché il Mac costa troppo e mi sono convertito ai più economici PC, e soprattutto posso affrontare un periodo di ricerca di un nuovo impiego non più da solo. Tenere famiglia, come si usa dire, è una preoccupazione in più, ma in questi casi è anche un bel genere di conforto.