Riavvolgere il nastro. A volte basterebbe questo, basterebbe riascoltarci per capire dove è necessario fermarsi, riprendere il respiro e fare i conti con se stessi. Sarebbe facile ma non lo è. Perché talvolta il nastro sfugge di mano e allora anche la più elementare delle operazioni si trasforma in qualcosa di estremamente difficile. In quest'occasione però sono riuscita a riavvolgere il nastro senza conseguenze disastrose. Il pretesto mi è stato dato da alcune mail, due segnalazioni ai prossimi eventi presso la Dorothy Circus Gallery di Roma: la doppia personale di Alessia Iannetti e Paolo Guido.
L'immaginario Dark anglosassone è la cornice delle opere di Alessia Iannetti (classe 1985, originaria di Carrara); romanticismo noir, surrealismo archetipico, chiaro-scuri, rivelazioni, silenzi, e ancora rivelazioni. Parole e suoni. Colori. Non colori. La Iannetti, con il suo stile timidamente contraddittorio, dalla voce grossa ma d'animo sincero si annovera tra gli artisti più interessanti della scena neo surrealista internazionale.
Se invece amate il classicismo, lo stile squisitamente italiano che ricorda il tratto di Leonardo allora lasciatevi incantare dall'arte di Paolo Guido. Quando vidi le sue tele per la prima volta ne rimasi colpita, estasiata, incantata. Quando poi scoprii che aveva esposto anche e soprattutto oltreoceano pensai che non mi ero sbagliata nell'intravedere una cosa piccola e meravigliosa, quasi una luce che illuminava le sue opere.
Il 23 febbraio. Dorothy Circus Gallery. la doppia personale di Alessia Iannetti e Paolo Guido.