Direttamente dal giardino di mio suocero, nella bellissima location della Val Seriana, con un panorama mozzafiato ad accompagnarci in uno degli scorsi we avari di pioggia, ho deciso di preparare un antipasto improvvisato, sfruttando quello che la natura mi metteva a disposizione in quel momento!
Nel giardino c’erano diverse piantine, che mio suocero cura minuziosamente e che noi, quando possibile abbeveriamo affinchè restino sempre rigogliose e ci regalino foglie di salvia come quelle che ho utilizzato io, belle grandi e verdi come non mai!
Vi confesso che ho imparato da solo a farmi la pastella per questo tipo di frittura, improvvisando ed immaginando come dovesse venire. La prima volta, ricordo che la pastella risultò troppo densa e la frittura della salvia troppo scura. Questa volta invece, con un pò più di attenzione, ho trovato le giuste proporzioni ed il risultato è stato davvero soddisfacente!
Mescolando continuamente della birra fredda insieme alla farina aiutandosi con una frusta, ho ottenuto una pastella liscia e densa abbastanza da lasciare un velo sulla foglia di salvia. Questa volta con circa 200 ml di birra sono stati sufficienti circa 6/7 cucchiai di farina ed un pizzico di sale. Quindi in un pentolino alto con un paio di dita di olio per friggere, potremo cuocere le nostre foglie di salvia il tempo necessario affinche si dorino da entrambe le parti, basta circa un minuto scarso, non di più! (Lasciatele assorbire in tanta carta da cucina, in modo che il fritto risulti asciutto e croccante! Se volete, potete salarle ancora un pò, però vi consiglio di assaggiarne una per regolarvi con la sapidità!)
Il risultato lo vedete, una pastellatura semplice e croccante allo stesso tempo, per nulla unta e decisamente deliziosa!
Buona cena a tutti!
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