Gli italiani amano la buona tavola, questo lo sanno tutti. E anche che preferiscano piatti saporiti e abbondanti è un’altra cosa che non si può negare. E se per tutto l’anno non si privano del piacere del mangiare, è evidente che nemmeno a Natale lo faranno.
Per chi vuole conoscere il lato più tipico della cucina romana, il Natale è probabilmente il momento migliore per farlo. Vediamo quindi cosa si mangia a Roma il 25 Dicembre:
Antipasti
Le verdure fritte hanno un posto di diritto nella lista degli antipasti più tradizionali e gustosi della cucina romana. Di quali verdure stiamo parlando? Di molte, come i carciofi, le patate, il cavolfiore, le zucchine, i fiori di zucca e i funghi. I carciofi e le patate vengono fritti senza essere impanati, mentre i funghi vengono preparati con aglio, prezzemolo, sale e olio piccante. A seconda dei gusti, i fiori di zucca fritti possono avere una sopresa dentro: mozzarella o acciughe, o entrambe. Un’altra frittura molto tipica è quella che vede le melanzane tagliate a rondelle, lasciate un paio d’ore a marinare nel rum con zucchero e buccia d’arancia, scolate, impanate con farina e acqua e fritte… deliziose!
Primi
I primi sono i re della cucina romana tradizionale, la pasta in primo luogo. Su quest’ultima esistono moltissime ricette e varianti, ma in linea generale il menù natalizio prevede il Timballo di Pasta, una specie di lasagna con salsa di pomodoro fresco e salsiccia fresca, mozzarella e molto pecorino (il formaggio più tipico del Lazio). Un’altra opzione possibile sono i Bucatini all’Ammatriciana: un tipo di pasta lunga e tubolare, con una salsa di pomodoro e guanciale, peperoncini rossi piccanti, sale, olio e pecorino in quantità. Entrambi i piatti possono causare sonnolenza e pesantezza, ma sono squisiti.
Secondi
Anche i secondi sono belli carichi di calorie, e l’effetto può essere molto simile a quello provocato dai primi piatti. Di sicuro non vi sarà facile alzarvi dal tavolo. Ma se si deve mangiare bisogna farlo bene, quindi per secondo vi propongo:
Trippa alla Romana, cioè le interiora del manzo saltate in padella con olio, carote, cipolla e sedano. A questi ingredienti si aggiunge un po’ di vino, salsa di pomodoro, pepe nero e sale. Ogni tanto si aggiunge un po’ di brodo o di acqua calda, e alla fine la si spolvera di pecorino mischiato con un po’ di menta. Se sopravvivete a tutto questo, sarete in grado di mangiare qualsiasi cosa senza scoppiare. Dopo aver parlato della trippa, non è necessario parlare di altri secondi.
Dessert
Il Panettone e il Pandoro non appartengono alla tradizione culinaria romana (il primo è lombardo e il secondo veneto), ma li troverete in qualsiasi tavola di Natale italiana, Roma compresa. Di solito vengono accompagnati da un bicchiere –o più- di spumante. Il caffè e l’ammazza caffè (liquore digestivo) sono le due ultime cose che saranno servite da ogni famiglia italiana.
Buon appetito, e soprattutto buona digestione.
Lidia M.
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