Si tratta del Pè-tsai, una delle varietà più conosciute e diffuse qui da noi di cavolo cinese, a differenza dell'ancora sconosciuto Bok Choy.
Una piacevole scoperta della vastissima famiglia Brassicaceae dal nostro Orto di Zela, un'innovativo ed ecologico sistema di consegna a domicilio di frutta e verduta con una cargo-bike da aziende locali e biologiche.
Ecco una ricetta per gustarlo.
Ingredienti per 2 persone:
mezzo cavolo cinese
1 carota medio grande già cotta e tagliata a pezzetti
mezza cipolla bianca
una manciata di uvetta
300 gr circa di tofu
( al naturale o aromatizzato con erbette, facilmente autoprodotto)
60 gr di bifun ( fair-trade) a secco
c di spezie ed erbette secche ( curcuma, prezzemolo...)
brodo vegetale ( nel nostro caso semplice con cipolla, porro, sedano e carota)
C di olio evo ( per un tocco in più: sostituire con olio di sesamo)
sale iodato
Preparazione
Iniziare con l'affettare il cavolo, già tagliato a metà lungo la lunghezza, un po' grossolamente. Lasciar riposare per almeno una ventina di minuti ( i tempi degli enzimi: per saperne di più). Procedete ad una cottura del cavolo stufato con l'uvetta ammollata, un po' di spezie e la cipolla affettate sottilmente a listine. Portate ad ebollizzione due ciotole/ piatti da zuppa di brodo vegetale, cui avrete aggiunto anche la carota e il tofu a dadoni. Versate il brodo bollente direttamente sopra gli spaghetti di riso all'interno di una zuppiera, coprite con coperchio e attendete alcuni minuti. Unite il cavolo stufato la carota e il tofu. Servire calda, se li avete con le bacchette hashi per un tocco Jappo in più.