Ortona (Ch), 22 giugno 2010 – Oggi, martedì 22 giugno, Nadia La Torre, presidente dell’Anffas Onlus Ortona (associazione famiglie con figli disabili), e don Antonio Di Renzo, direttore regionale del Cnos-Fap, il centro di formazione professionale e di servizi rivolti ai giovani e alle famiglie ideato dai Salesiani, hanno siglato un importante accordo di collaborazione per la realizzazione di progetti ed azioni comuni sia in campo educativo-formativo che in ambito sociale, per agire sulla cultura del territorio con l’obiettivo di renderlo sempre più inclusivo. Il tutto all’insegna dello slogan ”Sviluppare benessere sul territorio per sviluppare benessere nelle persone”.
L’accordo, che prevede ed auspica un allargamento ad altre componenti del mondo del terzo settore, parte dall’esame della situazione di grave crisi prodottasi sul piano economico ed occupazionale e dei suoi pesanti risvolti sulla condizione delle fasce sociali più deboli.
In particolare, con questo accordo Anffas e Cnos si impegnano a:
a) istituire e gestire un Osservatorio Sociale per monitorare la realtà sociale del territorio;
b) realizzare attività di ricerca e analisi in campo socio-economico sul territorio;
c) sviluppare analisi dei bisogni (domanda) e delle risposte (offerte) che insistono sul territorio;
d) formulare proposte d’intervento in campo socio-educativo;
e) organizzare e realizzare convegni, incontri e seminari di studio sulle materie di interesse comune;
f) realizzare attività di formazione per i giovani, le famiglie, il volontariato sociale;
g) coordinare le attività dei servizi di informazione e orientamento;
h) ricercare, promuovere e realizzare progetti in campo sociale, educativo-formativo ed occupazionale.
Hanno spiegato i promotori: “L’insieme della povertà dei diritti (ostacoli e barriere all’accesso) e la povertà economica (legata alla disoccupazione e ad un mancato investimento sulle risorse di ogni individuo) produce necessariamente un mancato riconoscimento sociale che porta ineludibilmente alla marginalità ed all’esclusione. A tal proposito, le due associazioni chiamano ad una strategia comune tutto il mondo del sociale al fine di ricercare e mettere insieme tutte le energie e le risorse disponibili per collaborare con le istituzioni e gli enti locali, con consapevolezza e sano spirito di servizio, al fine di promuovere la centralità della persona. Migliorare la qualità di vita dell’individuo, sostenere il diritto all’istruzione e al lavoro, favorire l’aggregazione e la partecipazione sociale, lavorare per una società veramente inclusiva e solidale, non rispondono solo alla necessità di affermare e mantenere fermi i nostri principi ispiratori o generici valori etici e morali, ma vuol dire altresì costruire una società più moderna, più evoluta e in grado di garantire una vita piena e autonoma a tutti, con pari opportunità”.
Già la giornata odierna vede un primo momento di collaborazione con l’avvio di un corso di teatro fisico danzabile che l’Anffas di Ortona realizza nei locali dell’Istituto Salesiano e sono in via di attivazione i programmi per la realizzazione dell’Osservatorio Sociale che prevede una prima analisi della realtà locale a seguito di un’indagine sociale conoscitiva sul territorio e la relativa pubblicazione dei risultati nel prossimo autunno.