Così scriveva Giovanni Falcone prima che il 23 maggio di 19 anni fa i malvagi lo facessero saltare in aria insieme alla moglie ed alla scorta.
Io sono convinto che non esista una sola mafia, ma bensì che esistano “le mafie”.
Uso il plurale perché il fenomeno malavitoso di tipo associazionistico, se anche lo volessimo circoscrivere alla sola Sicilia, assume connotazioni e peculiarità tali da non potere essere considerata una entità unica e indistinguibile.
Certo tutte le mafie, siciliane o no, hanno un denominatore comune e vanno comunque ascritte al Male; anche se sono cosciente che il confine tra il Bene e il Male non è sempre così netto e preciso da tracciare; (basti pensare agli ostacoli che lo stesso Falcone dovette affrontare all’interno delle istituzioni giudiziarie prima di essere chiamato a Roma dall’allora ministro della giustizia Martelli per collaborare ai massimi livelli nella lotta contro la malavita organizzata, appena un anno prima della sua morte.
E Falcone, è giusto ricordarlo senza tentennamenti e ipocrisia, era schierato dalla parte del Bene in maniera netta e coraggiosa.
Una scelta che egli pagò con la vita.