Ricordare le vittime, non le guerre

Creato il 08 novembre 2011 da Gianlucaweast @gianlucaweast

(c) 2011 weast productions. Un soldato inglese trasporta aun compagno ferito lungo una trincea nel luglio 1916, nei primi giorni della Battaglia della Somme. Tratto da: Il volto della guerra, Istituto Geografico De Agostini, 2006. 

Vale sempre la pena leggere il buon vecchio Robert Fisk. Questa volta segnalo un articolo raffinato nel quale Fisk si oppone al ricordo, ostentato attraverso un simbolo, della Grande Guerra. Non perché vada cancellata la memoria dei morti (di tutti quanti, su tutti i fronti). Ma perché ricordare una guerra senza ricordarne gli orrori è un'offesa recata agli stessi morti.  Vale anche oggi, per i conflitti a bassa intensità. La stessa definizione (che utilizzo consapevolmente) è offensiva. L'articolo lo trovate QUI, sull'Independent.

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