Ricordi da Chiang Mai

Da Nataliapazzaglia

Chiang Mai, Thailandia
Silenzio dentro le mura: richiami di un upupa vicina, templi nascosti da muretti bianchi si stagliano improvvisamente contro il cielo. Un’anziana, nodosa signora all’angolo della strada: mi guarda, in elemosina chiede solo un sorriso, subito ricambiato.Statue di elefanti e templi di draghi: immagini troppo belle per lasciarsi catturare da una fotografia.Perdersi in bicicletta tra le stradine di Chiang Mai: una città di altari o il tempio di una città?Voci di monaci alle finestre, misurati inchini, parole sussurrate a mani giunte: “Kob Koon Ka”, ripeto.Una messa in una chiesa thailandese: certi sguardi uguali in ogni angolo del mondo, alcuni gesti cifrari di un linguaggio universale. Silenzio inaspettato, sottolineato dal suono fragile di piccole campanelle,comprare passerotti e tartarughe in un tempio, per accompagnarli al fiume con una preghiera.E poi foreste e montagne a perdita d’occhio: il disco del sole che colora d’oro assonnati dragoni, mentre la luce del cielo sfuma via lontana, in un cangiante arcobaleno spezzato dal nitido arancione di un monaco buddhista, che passa, sorridendo..

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