Ricordi di punk-emo-periodi e oscure notizie sul pene degli italiani

Da Key
E una mattina ti sveglia il drin-drin della notifica di una nuova mail. 'sti smartphone a volte fanno troppo, anche da sveglia indesiderata alla modica ora delle ten o'clock. Beh, sessione d'esame significherà pure non svegliarsi alle 5.30, no?
Dunque, dicevo, mi arriva questa mail.
Ora, "come ben ricorderai" suona tanto come "come dovresti ricordare".E io ricordo. Emp è stato un amico della mia adolescenza emo-punk. A quindici anni siamo state tutte "fottutamente rocker" o "dolci principesse a cavallo di un unicorno" e io ero una rocker. L'immagine di me rocker è abbastanza ridicola, a dire il vero. Una ragazzina grassoccia con il trucco più scuro disponibile sul mercato spalmato in faccia non era proprio ROCK, era più NONVORREIINCONTRARTIMAISULLAMIASTRADA.Beh, io ci credevo. Mi ritenevo fffffffiga nei miei jeans neri "avanguardia pura", tshirt nere "avanguardia pura", e CONVERSE, oltremodo originale ero.Beh, devo  ammettere che la mania delle Converse mi è rimasta ma molto più easy way. E girovagando sul sito ho trovato abiti gotici che indosserei se sapessi per certo che non ci fosse un domani. Per prepararmi alla morte, voglio dire. Mi faccio trovare già cadavere, ecco.
Dopo il siparietto sul mio punkpassato (notare bene il miscuglio dei termini emo e punk, insomma, dovevo decidere cosa essere quando l'età adulta è sopraggiunta), passiamo a notizie ben più funeste. Il mio fidanzato, ridacchiando, mi linka questo articolo:

Considerando la ciccia dilagante siamo di fronte a dati preoccupanti, a quanto pare. A voi le conclusioni.