In questo momento mi sto immaginando in una stanza vuota, solo io e i miei pensieri.
E sono lì che faccio a botte con l'incredibile matassa di ricordi che vengono a galla, cercando di conquistare uno spazio nella mia mente.
La verità è che ho provato talmente tante cose sulla mia pelle durante gli ultimi mesi che non riuscirei mai ad elencarle tutte.
Ma voglio provarci, perchè dobbiamo essere grati ogni giorno per ciò che abbiamo e oggi attraverso il mio 2015 con il sorriso stampato sul viso. E' bene fermarsi a riflettere, guardarsi indietro e darsi delle risposte.
E' stato un anno speciale, ed è quando arrivi al momento di tirare le somme che ti rendi conto di essere davvero tanto fortunata ad aver potuto realizzare piccoli e grandi sogni.
Per il blog c'è stata una piccola rivoluzione dettata da una maggiore consapevolezza. Mi sono rimboccata le maniche, ho studiato, ho investito denaro, tempo e passione. Soprattutto, passione.
Non mi sento neanche più di dover spiegare tutti i meccanismi (molti dei quali ancora a me estranei) che si instaurano in quel mondo complicato e bellissimo che è il web.
Ma dicono che la rivoluzione più grande sia quella che avviene dentro noi stessi e cavolo.. Quanto è cambiato il mio modo di pensare, il mio modo di vedere le cose, il mio approccio verso tutto ciò che mi circonda.
Per questo motivo scrivo questo post: penso sia fondamentale rendersi conto dei passi avanti (o indietro) compiuti. E' bello rileggere i vecchi post e le nostre stesse vecchie opinioni, punti di vista che probabilmente non adotteremmo più ma che è giusto restino lì.
Il cambiamento ci rende vivi e in merito a ciò adotto una citazione che reputo bellissima:
Non soffro di rimpianti. Avessi cent'anni, il mio giorno migliore sarebbe sempre domani.
Lotto ogni giorno per una strana cosa chiamata felicità.
A volte lo faccio in silenzio, a volte con meno fatica, a volte sollevando macigni pesanti, ma prendo le mie scelte e anche se non sempre si rivelano le migliori ora posso affermare con convinzione una cosa: la possibilità di scegliere per la nostra vita ci rende liberi.
Ci rende unici.
Ci rende felici.
Il mio 2015 è iniziato in Messico alle cinque di pomeriggio del 31 dicembre, su un catamarano tra balli e canzoni latine in compagnia di tanti messicani che volevano festeggiare per noi, nonostante mancassero ben sette ore alla loro mezzanotte.
Ricordo le onde enormi, i margarita senza limiti, i sorrisi e il divertimento. Ricordo il cenone improvvisato dopo una spesa dell'ultimo minuto a Playa del Carmen, in quella posada nella quale neanche a farlo di proposito eravamo tutti italiani.
A febbraio è stata la volta di Istanbul, una città con la quale è scattato un colpo di fulmine, tanto da spingermi a considerarla una delle più belle al mondo. Una sorpresa, sicuramente.
Pochi giorni dopo essere tornati, siamo partiti ben due volte in direzione della Toscana per due progetti molto, molto belli che ci hanno portati a Siena prima, a Firenze poi.
A marzo siamo saliti su un aereo con destinazione Francoforte e abbiamo subito noleggiato una macchina per visitare il Lussemburgo e per tornare in Olanda, dove abbiamo trascorso un weekend incredibile in compagnia di due amici nella nostra amata Amsterdam.
Aprile mi ha permesso di tornare a Milano in compagnia delle persone più vicine a me, perchè una delle mie migliori amiche si è laureata e penso ricorderemo quella serata per sempre.
Sempre ad aprile, mi è stato rubato il computer con l'hardisk esterno che avevo casualmente con me per lavoro.
Dentro c'erano tutte le foto di tutti i miei viaggi. Tutti.
Io poi sono una che cerca di tenere botta, come si dice, ma quello è stato per me un momento dolorosissimo. Poi qualcuno mi ha detto che mi toccherà visitare di nuovo quei luoghi e quindi ho di nuovo messo in atto l'antica tecnica di provare a guardare il problema da un' altra prospettiva.
A fine mese ho intrapreso uno dei viaggi più belli che io abbia mai fatto: un on the road che mi ha portata a scoprire l'Irlanda da nord a sud, da est a ovest. E' un'esperienza che consiglio a tutti, perchè mi viene il magone solo a ripensarci.
Sempre durante i primi mesi dell'anno, sono stata qualche volta in un'altra delle mie città preferite al mondo: Roma. Non starò qui ad elencare gli eventi, ma c'è da dire che mi hanno permesso anche di rivedere quelle persone che sento tutti i giorni ma che non posso abbracciare per via della distanza. Ed è un regalo bellissimo.
A maggio non ho fatto nulla, a pensarci bene.
A giugno, però, sono tornata ad Ischia e non avrei voluto più lasciarla. Quella che doveva essere una visita per motivi di salute si è rivelata una sorpresa bellissima.
Ischia è un luogo che ti rimette in pace con te stesso.
Sempre a giugno, sono andata a Lugano per lavoro, la mia prima volta in Svizzera. Ho scoperto una città totalmente nuova, molto diversa da come la immaginavo e con prezzi alle stelle. Forse devo imparare a comprenderla.
O forse no.
A luglio si è sposata una delle mie più care amiche e forse penserete che non c'entri nulla con ciò che sto scrivendo, ma vi assicuro che è stato uno dei viaggi più emozionanti fatti durante l'ultimo anno.
Poco dopo ho trascorso un weekend in Puglia, mettendo per la prima volta piede in Salento e innamorandomene all'istante. Non avrei mai pensato che solo due mesi dopo ci sarei tornata per un progetto, in occasione del quale ho visitato per la prima volta anche Matera, che era di strada. Potevo mai lasciarmi sfuggire l'occasione?
A fine mese ho realizzato il mio sogno più grande: sono partita per gli Stati Uniti per percorrere tutta la Route 66, raggiungere San Francisco da San Diego e volare a Miami per poi trascorrere una settimana a Exuma, l'isola delle Bahamas dove ci sono i maialini che nuotano.
Quanto ho bramato quel viaggio.. E la realtà ha superato di gran lunga la fantasia. Io e Diego non riusciamo ancora a capacitarci di tutte le meraviglie sulle quali abbiamo posato gli occhi.
A settembre sono tornata per l'ennesima volta in Toscana, per un weekend volto a scoprire la zona del Chianti, tra borghi medievali e ottimo cibo. E litri di vino, ovviamente.
A ottobre sono partita per la Germania per un progetto organizzato dall'Ente del Turismo, un viaggio che non dimenticherò mai perchè ho avuto la possibilità di condividerlo con persone speciali. Quante risate ci siamo fatti?
A fine mese ho volato fino a Zanzibar e mi vengono ancora i brividi se penso a tutte le vibrazioni positive che mi ha lasciato quel viaggio.
Ho provato un contatto umano unico, uno scambio di opinioni e pensieri che mi ha dato la possibilità di crescere tantissimo.
A novembre, invece, ho riabbracciato vecchie amicizie grazie al #BloggerPride2015 organizzato da Hostels Club che ha avuto Venezia come sfondo. Tornare in una delle città più belle del mondo in compagnia di persone speciali? No, non ha prezzo.
Agli inizi di dicembre ho portato mia mamma a Disneyland.
Siamo tornate a Parigi insieme dopo tanti anni perchè dovete sapere che la Disney a casa mia non è una raccolta di cartoni animati. La Disney a casa mia è una religione.
E quando leggerete questo post sarò in Birmania, per il mio primo viaggio zaino in spalla.
In realtà spero con tutto il cuore di riuscire a trovare una connessione decente per pubblicarlo.
Durante il 2015 ho lavorato, ho portato avanti gli impegni esterni al viaggio, sono stata presente agli eventi importanti delle persone che amo (anche se a qualcuno ho dovuto rinunciare per forza di cose) e soprattutto sento che non mi è mancato nulla. Ho capito che è possibile conciliare tutto se c'è davvero la voglia di farlo e anche se -come dico sempre- mi trovo in una posizione privilegiata perchè ho la possibilità di lavorare in famiglia, mi piacerebbe che ogni persona riuscisse a trovare del tempo per fare ciò che ama.
E' questo l'augurio che vi faccio per il 2016. Non vi auguro di avere soldi, un amore folle, una casa perfetta. Certo, spero per voi che anche queste cose non manchino.
Ma più di tutto io vi auguro di volervi bene e di avere rispetto per le vostre passioni, per ciò che vi rende felice, senza pensare a chi cercherà di mettervi i bastoni fra le ruote o a chi invidierà i vostri traguardi.
Massimo Gramellini ha affermato che se vuoi fare un passo avanti, devi perdere l'equilibrio per un attimo. Ecco, io vi auguro di perderlo ogni giorno quell'equilibrio, vi auguro di osare, di non accontentarvi mai, di mettervi alla prova, di puntare sempre in alto, di farvi domande.
Io vi auguro di scegliervi.
E vi auguro di farlo ogni giorno.