L‘ultimo gol della partita dell’altro ieri in Champions era stato segnato dallo Schalke su rigore. Lo Sporting non ci sta.
Il match Schalke 04-Sporting Lisbona è stato uno dei più combattuti dell’ultima giornata di Champions League. Lo Sporting Lisbona era passato subito in vantaggio al 16′ del primo tempo con la rete di Nani. Successivamente lo Schalke 04 ha pareggiato al 34′ con Obasi ed è passato in vantaggio con Huntelaar al 51‘. Al 60‘ sembrava fatta per la formazione tedesca, giunta sul 3-1 grazie al gol di Howedes. Ma Silva ha riportato le cose in parità nel giro di 14 minuti (64′ e 68′).
La partita non è finita nemmeno lì, lo Schalke ha conquistato la vittoria al terzo minuto di recupero. La rete è stata realizzata da Choupo-Moting su calcio di rigore, assegnato per un fallo di mano in area del giocatore Silva.
Lo Sporting Lisbona però non è dell’opinione dell’arbitro: quello al 93′ non era fallo, ed il rigore quindi era inesistente. Il club portoghese è fermamente convinto di aver ragione, tanto da reclamare la prova tv per poter dimostrare l’errore del direttore di gara, il russo Karasev.
Lo Sporting ha quindi fatto ricorso alla Uefa, chiedendo, o meglio pretendendo, di poter rigiocare la partita di Champions.
L’unica alternativa accettata dai portoghesi sarebbe ricevere un punto a testa, ovvero come se il match fosse terminato sul 3-3.
Una presa di posizione piuttosto dura dello Sporting, che trova in realtà solidarietà da parte dei tedeschi. Il direttore generale dello Schalke, Horst Heldt, ha infatti espresso la sua opinione in tutta onestà: “Se fosse capitata una cosa del genere a noi, devo dire che anche io avrei perso la pazienza”.
La Uefa al momento ha passato la palla allo Schalke, chiedendo di comunicare il suo parere. Il club tedesco si è impegnato a darlo a breve, “tenendo conto della tutela degli interessi della società”.