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Un genitore di fronte a psicologi, psichiatri e assistenti sociali, può ritrovarsi accusato di colpe mai commesse, sulla base di opinioni soggettive proclamate come parere "medico" o "scientifico". Nella gran parte dei casi il motivo è "incapacità e metodi educativi non idonei" o "impossibilità di seguire i figli". Un genitore di fronte a psicologi, psichiatri e assistenti sociali, può ritrovarsi accusato di colpe mai commesse, sulla base di opinioni soggettive proclamate come parere “medico” o “scientifico”.
Anna Giulia è stata tolta ai genitori nel 2007 sebbene avessero un lavoro, una casa, non fossero criminali, tossicomani o violenti e nonostante un ottimo rapporto con la figlia, sulla sola base di una relazione in cui i servizi sociali giudicavano “fatiscente” la loro villetta. Dopo un percorso di due anni i servizi si sono ricreduti e hanno chiesto che Anna Giulia tornasse a casa. Ma il tribunale non ha accolto la loro richiesta e i genitori, rimasti del tutto inascoltati, come gesto estremo di protesta, hanno deciso di portarla via dall’istituto (Chi l’ha visto? ha lungamente trattato la vicenda). In seguito, disperati, l’hanno portata via una seconda volta, sono stati arrestati e si sono fatti 7 mesi di carcere per amore di loro figlia. Ora è stata persino resa adottabile in base a una perizia psichiatrica di “350 pagine” in cui genitori e bambina non sono mai stati visti insieme. L’avvocato dei genitori, Francesco Miraglia del foro di Modena, è ricorso in appello ma intanto la bambina non vede i genitori da ben 17 mesi. Per aiutare Anna Giulia su facebook è persino nato un gruppo per riportarla a casa che conta già più di 11.600 membri [http://www.facebook.com/groups/liberatestella/].
Ma il suo non è l’unico caso purtroppo. Ricordiamo per esempio i casi dei genitori di Basiglio cui avevano sottratto i figli per un disegno osceno fatto da un’altra bambina, dei genitori di Torino ritenuti troppo anziani, della mamma di Trento considerata troppo accuditiva, e così via. E questa è solo la punta dell’iceberg. In Italia circa 32.000 bambini sono stati allontanati dai loro genitori.
A causa del dilagare di queste sottrazioni “superficiali”, recentemente sono state presentate svariate interrogazioni parlamentari da entrambi gli schieramenti politici. Ricordiamo i senatori Cristano De Eccher e Franco Cardiello (PdL), la senatrice Giuliana Carlino e il senatore Stefano Pedica (IdV), la senatrice Rita Bernardini (Radicali), l’onorevole Pier Paolo Zaccai (PdL) e molti altri. L’onorevole Pier Paolo Zaccai sta anche organizzando un convegno a Roma che si terrà il 30 novembre in cui verranno presentati 20 casi (uno per ogni regione) di malagiustizia minorile.
Oltre a informare i cittadini sulle ingiustizie perpetrate quotidianamente nei confronti dei bambini e delle famiglie a causa dell’incompetenza dei Servizi sociali sia dal punto di vista della formazione che della funzione, delle perizie psichiatriche di natura soggettiva che vanno a discapito della verità oggettiva e di un tribunale dei minorenni istituito nel periodo fascista che non rispetta di fatto i principi costituzionali del giusto processo e del contraddittorio, sui tavoli verranno raccolte le firme dei nostri concittadini a favore del disegno di legge 2844 di riforma del tribunale dei minorenni e dei servizi sociali.
Il Tribunale dei minori di Bologna è tristemente noto per le decine e decine di casi segnalati. Oltre al caso eclatante di Anna Giulia, ricordiamo anche quello della Signora Dellapina di Parma, di nonna Loretta di Ravenna, del Sig. Bondavalli di Scandiano, ecc. ecc. E i casi riferiti dai quotidiani sono solo la punta dell'iceberg.
Un giornale locale ha anche riferito di una "guerra fra toghe" che ha spaccato il tribunale. Secondo due giudici, poi trasferiti (guarda caso) e di cui uno poi reintegrato dalla Corte di Cassazione, nel tribunale di Bologna è in uso una prassi molto nociva, per cui i giudici, nei casi di famiglie con problemi, prendono provvedimenti provvisori (non appellabili) con cui limitano la potestà dei legittimi genitori, dando poi una delega in bianco ai servizi sociali per controllare la situazione.
Ma c'è di più, il Presidente del Tribunale dei Minori è citato in un'interrogazione parlamentare per aver "utilizzato strumenti e risorse pubbliche per soddisfare esigenze proprie del suo ruolo di Giudice a San Marino" e secondo un giornale online è tra i giudici indagati dalla Guardia di Finanza.
Chiediamo pertanto un'ispezione ministeriale sul Tribunale dei Minori di Bologna per rivedere possibili procedure errate ed estirpare il marcio (dove fosse presente) che offusca quella magistratura onesta e professionale in cui vogliamo continuare a credere. E soprattutto devono finire queste ingiustizie che fanno soffrire migliaia di bambini che non possono più abbracciare e baciare i loro papà e le loro mamme.
ORA BASTA! RIDATECI I NOSTRI FIGLI!!Per informazioni: www.crescoacasa.com - info@crescoacasa.com