Riddles in the Dark, Bilbo incontra Gollum, Weta 2013

Da Tolkieniano @Tolkieniano

Caratteristiche
"Riddles in the Dark" è stata scolpita da Gary Hunt della Weta Workshop ed ha lavorato al film di Peter Jackson. La statua pesa quasi un chilogrammo e misura 20 cm di larghezza, 14 di profondità e 18 di altezza. La che lo conserva è illustrata dai concept artist deli film, Alan Lee e John Howe.

[...] Gollum salì in barca e sfrecciò via dall'isolotto, mentre Bilbo sedeva sulla riva, tutto abbattuto per essere giunto ormai alla fine del proprio cammino e delle proprie risorse. Improvvisamente ecco arrivare Gollum, sussurrando e sibilando: " Benedicici e aspergici, tesssoro mio! Mi sssa che quesssta è carne di prima scelta; finalmente un boc­concino prelibato, Gollum! ". E quando disse Gollum inghiottì, con un orribile rumore di gola. Era questa la ragione del suo nome, sebbene egli chiamasse sem­pre se stesso " mio tesssoro ".

Lo hobbit schizzò quasi fuori dalla pelle quando il sibilo gli giunse alle orecchie, e improvvisamente vide quegli occhi pallidi che sporgevano verso di lui.

" Chi sei? " disse, piantandogli la spada davanti.

" Che cosa sssarà tesssoro mio? " sussurrò Gollum (che si rivolgeva sempre a se stesso, non avendo mai nessun altro con cui parlare). Proprio per scoprire questo era venuto, poiché al momento, in verità, non aveva molta fame, solo curiosità; altrimenti avrebbe prima ghermito e poi sussurrato.

" Sono il signor Bilbo Baggins. Ho perso i nani, ho perso lo stregone e non so dove sono; né m'impor­ta di saperlo, se solo riesco a uscire di qui ".

" Che cosss'ha in mano? " disse Gollum, guardando la spada, che non gli piaceva affatto.

" Una spada, una lama che fu forgiata a Gondolin! ".

" Ssss! " disse Gollum, e si fece educatissimo. " For­se dovremmo sederci qui e chiacchierare un pochino, tesssoro mio. Gli indovinelli gli piacciono, for­se gli piacciono, non è vero? ". Era ansioso di mo­strarsi amichevole, almeno per il momento e fin tanto che non ne sapesse di più sulla spada e sullo hobbit: se fosse veramente tutto solo, se fosse buono da man­giare, e se lui, Gollum, avesse veramente fame. Gli indovinelli erano la sola cosa che gli fosse venuta in mente. Porli, e talvolta risolverli, era stato l'unico gio­co cui avesse mai giocato con altre buffe creature che sedevano nelle loro caverne in un passato lontano lon­tano, prima che orchi arrivassero, ed egli fosse scacciato dai suoi amici lontano [sic] nelle profondità delle montagne.

" Benissimo " disse Bilbo, che era ansioso di mo­strarsi d'accordo, fin tanto che non ne sapesse di più su quella creatura: se fosse tutto solo, se fosse ag­gressivo o affamato, e se fosse un amico degli orchi.

" Comincia tu " disse, perché non aveva avuto il tempo di pensare ad un indovinello. [...]

da J.R.R. Tolkien, Indovinelli nell'oscuritò, cap. V, in Lo Hobbit, Bompiani, Milano 2004