Nutre la mente solo ciò che la rallegra – scrive S. Agostino. L’unico dilemma è trovare una comicità “intelligente”. Dopo tante letture, mi sono accorta che questo genere di letteratura è molto difficile da trovare, fino a quando mi sono imbattuta in un autore esilarante e nel suo personaggio più riuscito.
Sto parlando di Patrick Dennis e del suo libro “Zia Mame” del 1955.
Come ogni grande opera eccentrica, anche questo romanzo viene rifiutato da ben diciannove editori, tutti concordi nel ritenerlo "invendibile". Il romanzo viene infine accettato dalla casa editrice Vanguard e sbarca sugli scaffali delle librerie, divenendo un clamoroso successo: rimane infatti nella classifica dei best seller del New York Times per 112 settimane e vende, prima di uscire fuori catalogo, oltre due milioni di copie in lingua inglese e nelle altre quattro (tra cui l'italiano) in cui fu all'epoca tradotto. Nel 1958 l'autore, anche ai fini di soddisfare i vincoli contrattuali, pubblicò un seguito del fortunato romanzo, pubblicato nella sua traduzione italiana da Bompiani, nel 1960, con il titolo Intorno al mondo con zia Mame.
«“Zia Mame” incanta, seduce, diverte sia i lettori colti sia la grande massa dei cosiddetti lettori comuni. Da molti anni non ridevo tanto. Patrick Dennis abolisce (sembra abolire) tutto ciò che è pensiero, sentimento, dolore; e si abbandona a una grandiosa esaltazione e glorificazione del comico, come se nulla d’altro esistesse nella vita. Quasi sempre i libri che fanno ridere sono belli: perché il riso è una delle massime divinità dell’esistenza e della letteratura. Qui sono presenti quasi tutte le forme del comico: il rabelaisiano, il dickensiano, la farsa, il vaudeville, il film con le torte in faccia, sebbene quella dickensiana sia di gran lunga preponderante. Ora “Zia Mame” è una torta di marzapane, piena di liquori e di marmellate: una torta pesantissima, che all’improvviso balza nell’aria e vola velocissima e senza peso. Ora è un timido squillo: il riso sembra vergognarsi di se stesso, e poi si scatena, viola qualsiasi limite, e ci lascia esausti e con gli occhi pieni di lacrime.» (Pietro Citati).
A questo punto non mi rimane che augurare a tutti una buona lettura e tante belle serate in compagnia di questo esilarante compagno di viaggio.
Anna