Ci sono una tedesca ed un francese che, durante una riunione diplomatica internazionale e teoricamente fondamentale per il futuro del mondo intero, ridono dell'italiano di turno. Sembra la tipica barzelletta contemporanea sulle vicende dell'italiano medio; invece, contrariamente a qualsiasi buon senso ed ipotesi, è diventata realtà. Tra sorrisi forzatamente repressi e condivisioni collettive di ilarità generale, la correttezza diplomatica ritorna poi a prevalere per il formale interesse di tutti. L'immagine dell'Italia ridicolizzata è tornata, ancora una volta, ad avere la meglio nel contesto mondiale. L'uomo che mai è stato bocciato in vita suanon è riuscito, per l'ennesima volta, a convincere i leader di Francia e Germania dell'affidabilità e della pragmaticità delle proposte italiane per uscire dalla crisi. In aggiunta, ovviamente, anche il danno di essere accostati alla Grecia come situazioni di emergenza; la Spagna, con le annunciate elezioni, è già acqua passata. Mercoledì è stato definito, per mezzo dei soliti toni diplomatici, come l'ultimo giorno utile per trovare soluzioni concrete da dare in pasto ai mercati. Al di là di ogni possibile interpretazione, purtroppo, rimane l'ennesima figuraccia rimediata nella giornata di ieri. Alle autorità ed alle Istituzioni coinvolte, larga parte dell'Italia rivolge un appello che sa ormai di vecchio: deridendo ed irridendo qualche leader politico ormai tramontato, non trascinate nell'ilarità collettiva anche lo spirito degli italiani. Moltissimi attendono impazienti che, nei bunker romani, la situazione trovi uno sbocco positivo e maggiormente propositivo per quel Paese che, non molto tempo fa, era considerato il più bello del mondo. Gli italiani non si meritano risate, nè tantomeno buona parte dell'attuale classe governativa.
Ridete del signor b., senza deridere gli italiani
Creato il 24 ottobre 2011 da Alessandro @AleTrasforiniCi sono una tedesca ed un francese che, durante una riunione diplomatica internazionale e teoricamente fondamentale per il futuro del mondo intero, ridono dell'italiano di turno. Sembra la tipica barzelletta contemporanea sulle vicende dell'italiano medio; invece, contrariamente a qualsiasi buon senso ed ipotesi, è diventata realtà. Tra sorrisi forzatamente repressi e condivisioni collettive di ilarità generale, la correttezza diplomatica ritorna poi a prevalere per il formale interesse di tutti. L'immagine dell'Italia ridicolizzata è tornata, ancora una volta, ad avere la meglio nel contesto mondiale. L'uomo che mai è stato bocciato in vita suanon è riuscito, per l'ennesima volta, a convincere i leader di Francia e Germania dell'affidabilità e della pragmaticità delle proposte italiane per uscire dalla crisi. In aggiunta, ovviamente, anche il danno di essere accostati alla Grecia come situazioni di emergenza; la Spagna, con le annunciate elezioni, è già acqua passata. Mercoledì è stato definito, per mezzo dei soliti toni diplomatici, come l'ultimo giorno utile per trovare soluzioni concrete da dare in pasto ai mercati. Al di là di ogni possibile interpretazione, purtroppo, rimane l'ennesima figuraccia rimediata nella giornata di ieri. Alle autorità ed alle Istituzioni coinvolte, larga parte dell'Italia rivolge un appello che sa ormai di vecchio: deridendo ed irridendo qualche leader politico ormai tramontato, non trascinate nell'ilarità collettiva anche lo spirito degli italiani. Moltissimi attendono impazienti che, nei bunker romani, la situazione trovi uno sbocco positivo e maggiormente propositivo per quel Paese che, non molto tempo fa, era considerato il più bello del mondo. Gli italiani non si meritano risate, nè tantomeno buona parte dell'attuale classe governativa.
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