Ridurre i difetti o esaltare le qualità?

Da Roby

Ognuno di noi ha pregi e difetti.

Normalmente cerchiamo di ridurre e, se possibile, eliminare i nostri difetti. La stessa cosa facciamo nei confronti dei nostri figli, dei nostri familiari, dei nostri collaboratori, convinti che questo sia il lasciapassare per la crescita e per l’aumento di qualità.

Eppure a pensarci bene cercare di ridurre ed eliminare i difetti è difficile e dispendioso.

Più utile, a mio modo di vedere, perchè più efficace, è lavorare e focalizzarsi per esaltare le qualità.

Tempo fa ho postato un articolo su quel talento nato per giocare al calcio che risponde al nome di Diego Maradona, il famoso giocatore e ora allenatore argentino.

La sua caratteristica straordinaria era di possedere un piede sinistro con il quale faceva mirabilie… Assoluta perfezione. ..

Come si suol dire nel mondo del calcio, il piede destro gli serviva soltanto per camminare.

Nell’ottica “normale” si sarebbe dovuti lavorare per ridurre il difetto del piede destro.

In realtà quello che Diego e i suoi allenatori giovanili hanno fatto, con tutta probabilità, è stato quello di esaltare quelle grandissime qualità del piede sinistro e quelle doti di genialità calcistiche inscritte nel suo DNA.

Questo tema può essere per analogia affiancato a tutti noi. Tutti noi a cui madre natura ha donato quel quid di particolare, di naturale, di unico.

Molto spesso e lo vediamo tutti i giorni si cerca di regolare forse eccessivamente e di porre limiti a determinate qualità personali che vengono “giudicate” alla stregua di problemi invece che inquadrate nel’ambito di potenzialità da sviluppare.

Esiste a tutti i livelli partendo dai bambini e ragazzi nella loro educazione, per arrivare all’ambiente di lavoro dove spesso tante cose vengono irregimentate, allineate, fino a togliere quellla fantasia e quel talento presente in ognuno..

Non ridurre od eliminare i difetti quindi, bensì esaltare le qualità, le potenzialità e lavorare sul talento.