Ridurre il sale usando le spezie
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E’ noto a tutti che la quantità di sale in una dieta, è un fattore che influisce in modo importante sulla salute .
Un uso eccessivo, può favorire: l’ipertensione (pressione alta), la ritenzione idrica, causata dal suo elevato contenuto di sodio, responsabile della tanto temuta cellulite nelle donne, l’escrezione del calcio, che favorisce l’osteoporosi.
Il sale, tanto prezioso nel passato, è l’insaporitore per eccellenza di tutte le nostre ricette, ma può essere limitato se non sostituito del tutto usando alcuni accorgimenti che consentono di realizzare gustosi manicaretti. In aiuto da questo punto di vista ci sono le spezie -erbe e semi- tante e facili da trovare sul mercato.
Esistono a tale proposito dei corsi di cucina che insegnano come usare al meglio questi insaporitori alternativi, con l’obiettivo di ridurre il quantitativo di sale nel cibo.
Una ricerca dell’università di San Diego, in California, ha dimostrato, dati alla mano, l’utilità di questi corsi. Pare, infatti, che le persone iscritte, 60% delle quali in sovrappeso, diabetiche o ipertese, abbiano ridotto il sale nella loro dieta fino ad arrivare a 966 mg il giorno, partendo da circa 3.000 mg al giorno. Decisamente una riduzione più consistente di chi non ha frequentato il corso, per i quali l’apporto giornaliero si aggira intorno ai 1.500 mg al giorno.
Questo si spiega facilmente perché oltre a consigli su come combinare le spezie fra loro e su quali alimenti usarle, sono stati forniti, durante le lezioni altri accorgimenti che consentono di assaporare appieno il cibo: gustare le pietanze né troppo fredde né troppo calde, usare la marinatura in particolare per carni e pesci, utilizzare se proprio si vuole solo sale marino integrale.
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