Riduzione dei bocciati e premi di produzione

Da Simonetta Frongia

NEL 2010/11 IL 99,2% HA SUPERATO L'ESAME. Diplomati in aumento nel 2010/11. È quanto emerge dai dati forniti dal ministero dell'Istruzione. Nel 2010/11, infatti, gli studenti che hanno superato l'esame di maturità' sono il 99,2%, dato più' alto degli ultimi 6 anni: nel 2005/06 erano il 96,6%, poi 97,9%, 98,2%, 98,3% e 98,4% nel 2009/10. In netto calo i non diplomati: 0,8% nel 2010/11 contro il 3,4% del 2005/06, l'1,6% del 2009/10. Rispetto allo scorso anno, poi, aumentano anche gli ammessi all'esame di maturità': 94,7% rispetto al 94,1% di dodici mesi prima (nel 2005/06 erano il 100%). I non ammessi, quindi, sono il 5,3% rispetto al 5,9% del 2009/10.
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Perché si promuove facilmente? Ho già scritto altrove,(http://pedagogikapress.blogspot.com/2011/08/ridurre-i-bocciati-una-soluzione-piu.html )di come gli insegnanti siano invitati a promuovere il più possibile anche sotto invito della comunità europea e, avevamo visto come questa era più un esigenza economica che pedagogica, poiché mantenere a scuola uno studente ripetente costa alla società in termini economici molto più che dargli una promozione "facile". Bisognerebbe però anche vedere se questo risparmio economico poi non abbia degli aggravi sul piano sociale! Ma il vero motivo va ben oltre, dall'avvio dell'Autonomia scolastica, la scuola si è trasformata in un agenzia educativa che deve però fare i conti con i numeri, in poche parole i Presidi devono dimostrare di aver raggiunto gli obiettivi di leadership. Cosa? Chiederete voi. La scuola deve dimostrare di essere competente e, questa competenza si dimostra con: il numero di iscritti (più si hanno richieste di iscrizione, più la scuola "appare" buona, ed ecco che la scuola si promuove con spot promozionali, volantinaggio e telefonate alle famiglie) ma dirò di più. In quest'ottica la scuola deve dimostrare sempre con i numeri la sua qualità, soprattuto con il numero di promossi in generale e, soprattuto con il numero di promossi alla maturità e, con il voto conseguito.Ecco spiegato il meccanismo per cui appare un 99% di promossi alla maturità. Però questi numeri non ci danno un effettivo rapporto della qualità semmai solo della quantità. I presidi che avranno raggiunto gli standard di qualità ricevono dall'Invalsi e dal Ministero dell'istruzione un "premio produzione", già proprio così! Il suo nome tecnico è "retribuzione di risultato". Ora qualcuno anche all'interno della scuola finge di non saperne niente: professori e personale Ata, ma la cosa invece è evidente da tempo, solo che non viene pubblicizzata ma fa capo ad un meccanismo standardizzato nelle grandi aziende e, ricordiamo che la scuola dell'autonomia è diventata un azienda, appunto. Il meccanismo è semplice, banale e brutale. Ogni scuola viene valutata in base ai dati dei promossi e degli ammessi, con la valutazione della scuola si valuta in modo indiretto anche l'operato dei presidi e degli insegnanti. Chi valuta? L'Invalsi. Ma cosa è l'Invalsi? Di fatto un istituto creato dal nulla che prende il posto del vecchio Sistema di Valutazione dei Dirigenti Scolastici (SIVADIS)*, ecco che in base ai dati prodotti dalle scuole ogni anno vanno a sommarsi per la valutazione conclusiva che ha una cadenza triennale decidono in quale fascia (di merito o demerito) e graduatoria deve posizionarsi la scuola: a numeri bassi equivale una bassa posizione in graduatoria e l'inserimento in una fascia di merito o meno (infatti l'Invalsi qualifica una scuola come : eccellente, positivo e in questo caso si ha diritto al premio oppure: difficoltà o negativo, in questo caso il premio viene sospeso). Inoltre il preside che non ha raggiunto gli obiettivi non solo non avrà diritto al premio produzione ma non vedrà rinnovato il suo incarico dirigenziale. Ecco che la scuola è obbligata a pensare in termini di numeri e non di vera qualità, poiché la logica vorrebbe che per qualità scolastica si intendesse il tipo di preparazione e di servizi che può concretamente offrire a studenti e famiglie.
Allego al post il link dove potrete leggere per intero il documento che spiega per intero il meccanismo fin ora descritto, l'avrei anche pubblicato per intero ma non è stato possibile copiarlo e, si capisce anche il perchè!
http://www.invalsi.it/download/Rapporto_IParte.pdf
Simonetta