Avrei potuto anche farmi sentire prima, ma sto cazzodicaldo mi ha tolto la voglia di vivere.
Prossimamente vi parlerò della festa di compleanno di Pseudo Amica e del famigerato matrimonio del 13 agosto, ora invece vi dirò che domenica 14 ho fatto su armi e bagagli e sono migrata sulle Dolomiti, presso la Magione Numero Due. Tipo il film "Scappo dalla città: la vita, l'amore e le vacche". Ma senza amore. Con molte vacche. Ma anche con molte Birkin. A Cortina. Mai viste così tante. Sembrava che qualcuno le regalasse in un angolo.
E donne incinte. Donne incinte ovunque. Sembrava ci fosse una convention.
Inaspettatamente ho pure fatto shopping. Ho preso una borsa di lana che sembrava così carina a San Candido (BZ), ma per tirarla fuori dalla valigia con 40 gradi in pianura ho dovuto usare un bastone, perchè la sola vista della lana mi provocava nausea incontrollabile.
Erano buoni anche i lamponi caldi sopra al gelato alla vaniglia. Erano il paradiso. Su due piedi ho deciso che avrei mangiato solo quello per tutto il resto della vita. I due chili che ho messo sulle chiappe mi hanno fatto tornare sulla mia decisione.
Ma non prima di aver mangiato un'altra cosa meravigliosa a una festa campestre. Un dolce che si chiamava tipo Smorùm. Pezzi di pastella fritta con mele e pinoli, il tutto rigirato nello zucchero (probabilmente fritto di nuovo) ed accompagnato da marmellata di ribes. Una robina leggera. Si è giocato con i lamponi caldi l'elezione a dolce preferito del mondo universo.
A parte il cibo, si stava bene. Si dormiva col piumone. COL PIUMONE! L'apoteosi.
Sarei dovuta rimanere solo un paio di giorni, me ne sono andata dopo una settimana.
E Dio solo sa cosa sono tornata a casa a fare. Forse volevo evitare di iniziare a farmi chiamare Heidi e a parlare con le capre.
Se non mi sciolgo prima, ci sentiamo per le prossime puntate. Ma non vi assicuro niente.