Rientro forzato per il Satellite Goce: sta precipitando sulla terra e non si escludono rischi per l’Italia

Creato il 10 novembre 2013 da Alessiamocci

Allarmante notizia delle ultime ore. Il Satellite Goce sta viaggiando verso la Terra e si disintegrerà a contatto con l’atmosfera. Lanciato nello spazio il 17 marzo del 2009 dall’Esa (Agenzia Spaziale Europea), lo scorso 21 ottobre ha esaurito il carburante e ha iniziato a perdere quota.

Ora è in caduta libera verso il nostro Pianeta, e non è noto dove i frammenti del velivolo potrebbero andare a depositarsi. La Protezione Civile non esclude il rischio che alcuni frammenti possano cadere in Italia. Entro 48 ore, quindi fra la notte di domenica 10 e lunedì 11 novembre, Goce precipiterà inesorabilmente sulla Terra.

Al contatto con l’atmosfera si disintegrerà in parte, ma potrebbero rimanere circa 40-50 frammenti per un peso totale di 250 kg, a raggiungere il suolo. Goce (Gravity Ocean Circulation Explorer), ribattezzato la “Ferrari” dei satelliti, ha concluso la sua missione. Il suo motore, altamente tecnologico, lo ha tenuto a un’orbita di 224 km dal 2009 ad oggi. Si tratta del primo rientro incontrollato di un satellite, dopo la missione Isee-2 del 1987.

Lungo 5,3 metri e pesante 1,1 tonnellate, all’impatto con l’atmosfera potrebbe conservare circa il 26 per cento di esso. Sono alte le probabilità che i detriti finiscano in mare, ma al momento non è possibile fare calcoli precisi. La zona d’impatto sarebbe ampia circa 900 km.

Le “finestre” d’interesse sull’Italia, secondo la Protezione Civile, sarebbero 3:dalle 8.26 alle 9.06 di domenica 10 novembre, coinvolgendo potenzialmente il Centro-Nord (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana e Sardegna); dalle 19.44 alle 20.24 di domenica, interessando potenzialmente territori di Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Sardegna; dalle 7.48 alle 8.28 di lunedì 11 novembre, periodo per il quale non sono ancora disponibili informazioni”.

“State a casa”, consiglia la Protezione Civile. Pur considerando l’elevata rarità dell’evento, si ritiene poco probabile che i frammenti causino il crollo di strutture, per questo sono da scegliere luoghi chiusi.

I frammenti, impattando sui tetti degli edifici, potrebbero causare danni perforando i tetti stessi ed i solai sottostanti. Sono quindi più sicuri i piani più bassi, ed i vani delle porte inserite nei muri portanti.

In 4 anni di viaggio nello spazio, Goce ha realizzato una mappa globale del campo gravitazionale terrestre e ciò permetterà di comprendere meglio le variazioni del livelli del mare e dei modelli della circolazione oceanica.

Auspicando di ritrovarci tutti martedì 12 novembre a leggere nuovi articoli di “Oubliette Magazine”, non si può evitare un’amara constatazione. Curioso come proprio il progresso, che ha portato l’uomo lontano, penda ora, come spada di Damocle, sulla sua testa.

Written by Cristina Biolcati


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