Rifiutare la miseria/Joseph Wresinski/Spazio Riflessione

Creato il 26 febbraio 2015 da Marianna06

La fame, l'analfabetismo, la stessa disoccupazione non sono la peggiore sventura per l'uomo.

La peggiore sventura è sentirsi considerati un niente, al punto che persino le proprie sofferenze vengono ignorate.

La cosa peggiore è il disprezzo degli stessi nostri concittadini, poiché è il disprezzo che esclude da ogni diritto, che fa sì che il mondo ignori ciò che siamo, che impedisce d'essere riconosciuti degni e capaci di responsabilità.

La più grande disgrazia dell'estrema povertà è di essere come un morto vivente per tutta la vita.  

         Joseph Wresinski (da "Rifiutare la miseria" ed.Jaca Book-prefazione di L.Bruni)

                               a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

ndr.) L'opera a completamento del testo è dell'artista albanese Georgio Gjergj  Kola