Infatti il sodalizio criminoso è accusato di traffico illecito di rifiuti di materiale ferroso e non ferroso, proveniente per la maggior parte dalla demolizione di autovetture, dallo scarto di attività commerciali ed industriali, nonché dalla raccolta di rifiuti effettuata da soggetti sprovvisti di qualsiasi genere di autorizzazione.
Soggetti, tutti privi della necessaria iscrizione all’albo gestori di rifiuti presso la Camera di Commercio di origine e senza autorizzazione alcuna, esercitando concorrenza sleale alle ditte autorizzate, monopolizzando in questo modo, il mercato della raccolta e del trasporto di rifiuti di origine ferrosa.
Le Fiamme Gialle hanno inoltre sequestrato oltre 500 mila chilogrammi di rifiuti, 6 aziende, 8 automezzi e dai primi accertamenti sono stati scoperti 6 milioni di euro di false fatturazioni. Al momento, sedici persone, tra cui anche alcuni funzionari pubblici, risultano indagati.