Sono le pazzie di questo secolo.
Hanno reso vili e sterili
le stagioni incontrollate
dell'essere dimenticati.
Le cime disgregate
dei monti e dei pensieri
sono polveri arrossate.
L'uomo? se pur dotato
si è ritagliato un posto
al centro dell'inferno.
Non c'entrano le croci
e neanche l'evoluzione.
l'uomo tornerà ad essere
la belva più assetata.
Del tempo resterà pazzia
e poco sentimento.
Ci toccherà dividere
il buio con la luce
e dimentichiamoci il vento.
Lo sento, ma è altrove
e non sarà per niente facile
scoprire dove.