Riflessione del giorno

Creato il 10 febbraio 2012 da Carlo_lock
Da sempre uomini e donne s'interrogano su quanto possano o vogliano essere attraenti, il tacco al punto giusto, il ritocchino al punto giusto, il vestito alla moda, il dopobarba erotizzante, le lenti a contatto colorate, la depilazione e la palestra quotidiana, la lampada.
Tutto questo può essere utile per stimolare l'attrazione nei sessi umani. Nessuno però si pone mai il problema della virilità o della femminilità.
Guardandosi allo specchio, si chiede mai un uomo: sono abbastanza virile?
Guardandosi allo specchio, si chiede mai una donna: sono abbastanza femminile?
Se si pensa che la virilità sia un fatto di lunghezza e di durata e la femminilità la gonna corta o lunga, si sbaglia assolutamente strada. In ogni caso la virilità (quella vera) non è un fatto di esteriorità, non è un fatto da dimostrare, in quanto la virilità o la femminilità non sono fatti. Entrambi si sentono, sono un fluido. La virilità è quel magnetismo di affidabilità che calamita una donna, è quella sobrietà di comportamento che l'uomo sa sapientamente manipolare, è quella sicurezza al momento giusto. Reduce dalla visione di un vecchio Maurizio Costanzo Show, provocatoriamente, assumo l' Anrede (unica parola tedesca per designare questo stesso concetto) di Carmelo Bene: che timidi, incapaci di ironia, cagadubbi e complessati vadano a farsi fottere!! Possono solo farsi fottere e non fottere, o al limite farsi curare dal dinamismo, da uno spavento, da un evento violento, magari poetico, ma violento.Questo è il caso. Una riflessione del giorno.

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