oggi su ReteLab ho letto questo post che adesso mi piace condividere con voi.
un blog come una scuola di vita…perchè no?
devo dire che l’autore ha mille ragioni per affermarlo. è proprio vero che aprire un diario online a me personalmente ha dato più di una risorsa. ho fatto la conoscenza seppur virtuale di persone con le mie stesse passioni e mi sono più volte emozionata nel leggere le loro storie. è stato ed è ancora una valvola di sfogo e un appiglio nei momenti in cui la malattia ritorna a farsi sentire. questo blog è il mio spazio libero, dove scrivo senza censure di sorta, ed i miei pensieri corrono leggeri quasi quanto le dita sulla tastiera del computer!
inoltre, pensandoci su, più in generale internet mi ha dato veramente una grossa mano nel risolvere problemi di vario genere, diventando una vera e propria ancora di salvezza! ad esempio se non ci fosse stata la rete non avrei potuto mettermi in contatto con altre persone che come me amano scrivere. oppure senza internet mai avrei saputo di Zamboni e mai mi sarei potuta operare.
al momento l’unica pecca, per così dire, che riesco a trovare di internet è: la mancanza di fisicità e l’assenza di una voce reale…non so se mi spiego!
perdonate l’italiano sgrammaticato di questo post…l’ho scritto in fretta e furia!