Riflessioni al rientro da ArtVerona...

Creato il 16 ottobre 2010 da Roberto Milani
All'ultimo momento ho dovuto cambiare programma... anzichè volare a Londra per Frieze, per motivi familiari, dirigo il mezzo e le mie attenzioni, alla volta di Verona.
Non tradiscono le aspettative, l'allestimento ed il catalogo.
Oggettivamente trovo tante cose "belle" ma già "un po' viste".
La parte dedicata agli storicizzati propone il solito museo, di grande livello ma come già scritto: il solito.
Per quanto concerne il contemporaneo... beh, oggettivamente, mi aspettavo un po' più di innovazione, di ricerca.
Certo è che ArtVerona non può essere un emulo di Torino, ma neanche un remake del Miart né tanto meno una prewiew di Bologna. Mah... nonostante l'omologazione, comunque, il livello resta alto.
Il lato positivo della faccenda è che comunque si iniziano a vedere lievi segnali di ripresa del mercato. Alcuni galleristi soddisfatti, altri meno (più per loro responsabilità... direi, per le scelte e le proposte selezionate) altri ancora "mumificati" sulle solite proposte trite e ritrite, ma sembra davvero che gli acquirenti siano tornati ad affacciarsi timidamente con la voglia di acquistare. Non mi sono informato più di tanto, sul comparto storicizzati, ma dalla parte del contemporaneo, qualcosa si muove sotto le ceneri. Senza ombra di dubbio, la mossa vincente però, la messa a segno il club Vignati & C. che ha accontentato tutti gli espositori con la cena a teatro offerta, con tanto di affaccio al romanticissimo balcone di Romeo e Giulietta.
Ora vado a Londra, se riesco.

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