No perché io sono profondamente convinta - come tra l'altro sostengono moltissimi sociologi - che anche cose apparentemente banali, tipo canzoni, barzellette e luoghi comuni, sono ampiamente rivelatori della mentalità di un popolo. Figuriamoci poi se si parla di un vero patrimonio nazional-popolare come la canzone italiana dei decessi scorsi, sempre attuale e ascoltatissima. Be', ascoltatevi il testo. Io mi sono indignata. Non starò a fare un'analisi parola per parola, mi basta una frase:
Io lavorerò, tu mi aspetterai
Cheeeeeeeeee????!!!! E io - donna - non c'avrei nulla di meglio da fare nella vita che aspettare il mio uomo a casa, attendendo con pazienza di essere ingravidata per trovare qualcosa da fare??!!! No perché le parole saranno belle, ma il testo è quello dice!Non ci siamo proprio.Se ci fate caso quasi tutte le canzoni italiane sono tendenzialmente maschiliste, si potrebbero scrivere pagine e pagine su di esse, facendo una approfondita analisi socio-antropologica, e il risultato sarebbe deprimente: in Italia siamo retrogradi e profondamente maschilisti, in primis le donne.
E vogliamo poi parlare di quel "genio" (è ironico) di De André? Non me ne frega niente se piace a tutti, io nelle sue canzoni non ho mai visto nulla, lo reputo uno come tanti, solo più fortunato.E, soprattutto, odio visceralmente l'osannatissima Bocca di rose.C'è bisogno che vi analizzi il testo? Una prostituta che "portava l'amore".... cacciata da quelle povere donnacce che anziché scagliarsi coi mariti fedifraghi, se la prendevano con lei. Dico io, ma siamo matti?! Ma che è, un elogio della prostituzione?! Cosa c'entra la prostituzione con l'amore? E perché si presume che nei matrimoni l'amore non ci sia? Non posso sentirla che mi da sui nervi.Potrei essere molto più lucida e analitica di così, supportando le mie tesi con teorie note e nomi altisonanti (visto che li ho studiati, e mi sono formata le mie opinioni sulla base di essi), ma la verità è che c'è poco da fare: certe questioni mi prendono di pancia. Ragion per cui discuterne con gente ottusa mi fa solo venire l'ulcera.
Potrei portare altri mille esempi di canzoni maschiliste, ma lascio che siate voi a trovarle. E faccio un appello, soprattutto alle donne: non ricevete passivamente la quantità abnorme di informazioni che i media veicolano oggigiorno.Siate ricettive e critiche, perché parole, immagini, canzoni, spot pubblicitari e persino le favole che ci raccontavano da bambine sono paragonabili a gocce che, cadendo lentamente e inesorabilmente una dopo l'altra, formano la nostra identità, plasmano la nostra mentalità e tutti quelle idee che spesso crediamo nostre ma che in realtà ci sono state inculcate fin da piccole.Ormai sono sempre più certa, infatti, che ogni cosa sia funzionale ai modelli comportamentali che la società vuol farci assumere del tutto a-criticamente.