Riflessioni sul peccato originale

Da Spiritualrationality

Il darwinismo non può lasciare indifferenti le chiese cristiane, dato che mette completamente fuori gioco il loro fondamento comune, ovvero l’esistenza di Adamo ed Eva e la storicità del peccato originale……
Senza il peccato originale infatti – come vide bene Agostino – viene meno la necessità di un redentore, la morte di Cristo perde il suo valore espiatorio, e la Chiesa perde di conseguenza l’oggetto del suo monopolio (la Grazia salvifica da amministrare ed elargire al suo gregge tramite i vari sacramenti, strumenti di controllo sociale). Il che non è poco!
Forse un cristiano aderente all’eresia di Pelagio (che non credeva nella trasmissibilità del peccato originale) avrebbe meno problemi ad accettare Darwin. Ma dove sono i pelagiani oggidì?
Il cattolicesimo, i vari protestantesimi, e le chiese ortodosse non possono fare a meno del peccato originale (e quindi di Adamo ed Eva) dato che costituisce il fulcro delle loro dottrine teologiche e la base della loro auto-legittimazione. In altre parole: senza la malattia da curare (il peccato originale) vengono meno i medici (le varie chiese cristiane) dato che la medicina (la Grazia, di cui si ritengono depositarie, e che elargiscono tramite il Battesimo) non è più necessaria.
Ecco perché non basta allegorizzare il contenuto della Genesi per conciliare Darwin con i vari cristianesimi istituzionali; bisognerebbe piuttosto dichiarare NON ISPIRATA la Lettera ai Romani di Paolo, laddove afferma a chiare lettere che “a causa di un solo uomo (Adamo) è entrata nel mondo la morte”: cosa che nessun cristianesimo attuale potrà mai fare, se non a costo di rinnegare sé stesso.