Questo l'Ugl
Diciamo no perché la proposta del governo smonta l'articolo 18. Riforma squilibrata
L'obiettivo principale del governo sembra essere proprio quello di introdurre la libertà di licenziamento. La riforma è squilibrata anche per quanto riguarda il superamento del dualismo del mercato del lavoro. Lo ha spiegato il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, ieri sera (20 marzo) alla fine dell'incontro a palazzo Chigi con il governo. Con la proposta governativa - ha spiegato il Segretario Generale - viene meno l'effetto "deterrente" dell'articolo 18. E' anche molto significativo il fatto che la parte relativa all'articolo 18 non sia mai stata davvero messa in discussione e che il problema della lunghezza dei processi sia stato dirottato verso la riforma della giustizia. Come per le pensioni, ancora una volta i prezzi più alti si chiedono ai lavoratori. Ora la parola passa al direttivo. Giovedì nuovo appuntamento. Non ci sarà un accordo da sottoscrivere, ma una "verbalizzazione". Poi si andrà in Parlamento
Lavoro, Centrella: “Impianto in complesso condivisibile”
“Il nostro giudizio è sofferto ma responsabile nei confronti di un impianto nel complesso condivisibile”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella, al tavolo a Palazzo Chigi sulla riforma del lavoro, aggiungendo che “così come presentata e impostata ora, la riforma ha una visione più ampia e non più concentrata solo sull’art. 18. In particolare sui contratti riteniamo che il governo abbia accolto le nostre posizioni”.
“Sulla flessibilità in uscita, nel rispetto del richiamo del Presidente Napolitano e dei confronti che nel sindacato proseguiranno anche domani – ha spiegato il sindacalista – , occorre però una maggiore attenzione verso le nostre richieste e delle altre Confederazioni per cercare di arrivare in questi pochi giorni ad una soluzione che favorisca la condivisione di tutte le parti sociali”Cisl e Uil non hanno ancora commentato online le loro scelte. Ascoltatevi la conferenza stampa qui.