“Con la minoranza auspico un dialogo costruttivo, ma se vuole fare un’opposizione sterile faccia pure, noi andremo avanti con la battaglia contro i baronati. Ci sono primariati che hanno meno di dieci posti letto. E’ chiaro che non servono a curare la gente, ma solo per dare un posto al primario. A noi interessa invece razionalizzare le risorse e curare la gente”.
Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota
L’assessore alla Sanità, Caterina Ferrero, ha quindi evidenziato che “la riforma e il piano di rientro sono un percorso indispensabile per bloccare l’emorragia dei conti della sanità e per garantire ai piemontesi la salvaguardia dei livelli qualitativi dei servizi. Oggi si è cominciato a discutere della nostra proposta di riordino del sistema sanitario, seguendo un metodo di lavoro improntato al confronto ed alla condivisione e smentendo chi si ostina ad affermare che questa Giunta cali dall’alto le proprie decisioni”.
“Nessuno ha mai detto che quella piemontese sia una cattiva sanità, non è questo il motivo per cui questa amministrazione ha avviato il percorso di riforma del sistema sanitario – ha continuato Ferrero – L’assetto di oggi è frutto del lavoro di molte persone dalle grandi capacità e certamente se ci sono considerazioni da fare, è bene farle sulla gestione politica, non sui professionisti del settore. Le decisioni prese in passato non hanno prodotto risultati sufficienti a creare un sistema che possa reggere senza la necessita di intervenire per coprire un disavanzo. Tutti gli anni abbiamo infatti 300 -400 milioni di euro di deficit che portano ad una situazione che qualsiasi Giunta in carica sarebbe chiamata ad affrontare. La revisione del modello organizzativo ha come obiettivo quello di migliorare il servizio con un sistema meglio organizzato, che permetta anche dei risparmi. Siamo dunque aperti al confronto”.