Riforma professioni, un DDL da M5S e Upial per il modello anglosassone

Creato il 29 aprile 2013 da Ediltecnicoit @EdiltecnicoIT

L’Upial e il Comitato Architetti italiani dichiarano guerra al sistema ordinistico italiano e lo fanno tramite il M5S, presentando al Parlamento una proposta di legge per la riforma delle libere professioni dell’area tecnica improntata sul sistema anglosassone.

Il documento di base del ddl, consegnato all’ufficio legislativo del Senato il 23 aprile scorso dal senatore Pepe del M5S, contiene la proposta di abolizione degli ordini e dei collegi professionali per adottare il sistema dell’adesione dei professionisti alle libere associazioni.

“L’abolizione degli ordini e dei collegi professionali”, si legge nelle motivazioni del disegno di legge, “consentirebbe lo sgretolamento di veri e propri centri di potere”.

Secondo i promotori della legge, infatti, “gli ordini professionali potrebbero essere sostituiti con maggiore efficacia da libere associazioni private che, in concorrenza tra di loro, possano garantire in merito alla liceità e alla correttezza dei comportamenti dei propri iscritti”.

Tra i punti cardini della proposta di legge, oltre alla già ricordata abolizione degli ordini e dei collegi, vi è anche la reintroduzione delle tariffe minime professionali “quale strumento per la determinazione dell’equo compenso per i professionisti”, l’abolizione del tirocinio post laurea sia per i laureati che per i diplomati sostituendolo con un tirocinio professionale da seguire durante il percorso di studi.

I promotori della legge propongono l’istituzione, presso i Ministeri competenti, di “pubblici registri professionali degli abilitati e pubblicazione online di tale registro, in modo da rendere facile e immediata la loro consultazione”.

Il ddl Upial-M5S propone anche l’abolizione dell’obbligo dell’assicurazione professionale (che già un’altra parlamentare del Movimento grillino aveva chiesto con un’iniziativa partita da una petizione pubblica: leggi il post Assicurazione RC Professionisti, M5S propone di abolirne l’obbligo) e l’abolizione dei consigli di disciplina con spostamento della competenza di giudizio dei professionisti presso i tribunali civili mediante l’istituzione di un’apposita sezione.


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