Il nuovo Sistema Sanitario Regionale (SSR) prevede la riduzione da sei a cinque Aziende per l’Assistenza Sanitaria (ASS) che integreranno i vari aspetti delle Aziende, territoriali e ospedalieri, e quelli ospedaliero universitari. E’ stata fissata anche l’integrazione a Trieste, Udine e Pordenone con le Aziende ospedaliere. A Trieste e Udine dal primo gennaio sarà una gestione commissariale a governare le Aziende ospedaliero-universitarie che, entro due anni, gestirà il passaggio alle Aziende sanitarie universitarie integrate.L’assegnazione dei posti letto considererà le previsioni nazionali, 3 posti letto per acuti, 0,7 riabilitativi su 1000 abitanti. Sarà poi costituita una rete regionale per patologie come infarto, ictus e trauma e si ridurranno i pronto soccorso, trasformandosi alcuni in punti di pronto intervento aperti per 12 ore diurne. Saranno riorganizzati i punti nascita, predisponendo un centro unico di analisi, mentre i punti di prelievo sul territorio potrebbero aumentare.La riforma individua 3 livelli di ospedale per bacino di utenza e con specifiche funzioni. Ci saranno presidi ospedalieri unici e sarà rivisto il modello organizzativo dei laboratori d’analisi, l’organizzazione interna degli ospedali avverrà in base all’intensità di cure e con aree pluridisciplinari, saranno create reti funzionali di ‘presa in cura’ per patologia, si svilupperanno ulteriormente le attività di day hospital e day surgery, saranno definiti i numeri dei posti letto per aree funzionali. Tutti gli ospedali si dovranno integrare e coordinare con la rete della gestione del paziente cronico.
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