Riforma sanitaria spagnola

Da Chechimadrid

Come ho accennato nel post sul re di Spagna che chiede scusa uno dei temi bollenti di questi giorni è la RIFORMA SANITARIA SPAGNOLA, disperato tentativo del governo Rajoy di recuperare un po’ di soldi.
I due aspetti a mio avviso più interessanti della riforma sanitaria sono (elencanti in ordine di vergogna che mi provocano):
• La restrizione dell’accesso alla sanità agli immigrati non in regola
• Il copago farmacéutico

I taglia alla sanità uccidono

Il primo punto è quello più imbarazzante in assoluto, al punto che anche l’Unione Europea ha chiesto di fare un passo indietro: gli stranieri che non risiedono legalmente in Spagna avranno accesso solo al pronto soccorso e alla maternità.
Questa brutale idea nasce da un problema realmente esistente: l’abuso della sanità pubblica da parte di alcuni cittadini stranieri (principalmente inglesi) che vengono in Spagna a operarsi in modo completamente gratuito. Mentre fino ad oggi era sufficiente empadronarse per accedere a tutti i servizi della sanità pubblica spagnola adesso il governo informa che “El padrón no les bastará”.
Per avere diritto alla sanità si dovrà dimostrare di vivere, lavorare e pagare la tasse in spagna.
Risultato: gli immigranti irregolari avranno diritto solo al primo soccorso, alla maternità e alla cura dei bambini.
Con questa vergognosa riforma sanitaria il governo aspira a risparmiare 500 milioni di euro, e ovviamente chi ne pagherà le conseguenze non saranno i nostri cugini europei (che indubbiamente hanno approfittato dell’ottimo servizio della sanità pubblica spagnola per farsi operare aggratis) MA i circa 500mila sin papeles che vivono in Spagna.
No insomma, io mi vergogno.
Il secondo punto è il COPAGO DEI FARMACI, e questa volta la necessità di liquidi dello stato spagnolo si abbatte sui pensionati i quali passano da avere le medicine gratis a pagare il 10% delle stesse, fino a un massimo di 60 euro al mese, a seconda del reddito dichiarato.
Ovviamente anche la cosiddetta popolazione attiva dovrà attivamente partecipare al copago farmaceutico: io ad esempio pagherò il 40% delle medicine che il mio medico mi prescriverà.
Proprio come uno che guadagna 99.000 euro all’anno!!!! Cara signora ministra della sanità Ana Mato ma tu come cazzo calcoli le fasce di reddito???
Insomma l’impegno del distruggere la sanità pubblica spagnola resta un obiettivo prioritario del governo Rajoy, e al momento i risultati sono soddisfacenti.