Riforme, Maroni: “Se passano dividerò la Lombardia in otto ‘cantoni’. Stop a Province e Comunità montane”

Una Regione Lombardia divisa i otto “cantoni” al posto delle attuali dodici province e l’eliminazione dei livelli di governo intermedio. È questa una possibile applicazione della riforma costituzionale in Lombardia.

Il governatore di Regione Lombardia, Roberto Maroni (EPA/LAURENT DUBRULE)

Riforme, Maroni: “Se passano dividerò la Lombardia in otto ‘cantoni’. Stop a Province e Comunità montane”. L’ha tratteggiata Roberto Maroni, al termine della riunione di Giunta di oggi, annunciando l’istituzione di un comitato con il compito di stabilire i criteri attuativi della riforma, per la Lombardia, da presentare a governo e parlamento. “Contestiamo nel merito la riforma voluta dal Governo – ha osservato Maroni – ma se passa cogliamo l’occasione per riorganizzare i livelli, eliminando tutti quelli intermedi a partire dalle comunità montane in un’ottica di razionalizzazione”.

“La sostituzione delle Province in zone d’aree omogenee ipotizzata dalla Lombardia potrebbe prendere spunto dalle 8 Ats, le aziende territoriali sanitarie istituite con la riforma della Sanità e che, ha detto Maroni con una battuta “potremmo chiamare gli otto cantoni della Regione Lombardia, per assonanza con chi ci sta vicino”.

La prima riunione del comitato, formato da rappresentanti di Comuni, Province, Camere di Commercio e stakeholder, è stata fissata per il 20 gennaio. Tra i compiti, anche quello di valutare quali competenze ora in capo alla Province potrebbero tornare alla Regione. “Entro giugno di quest’anno – ha detto Maroni – presenteremo la proposta della Regione per la riforma Costituzionale”. Il nuovo assetto richiederebbe modifiche alla legge elettorale regionale, attualmente basata sulla divisione del territorio in Province.