Ne è passato di tempo da quando abbiamo iniziato a parlare del progetto Atomico. Era novembre 2014 e in quel di Lucca Comics era appena stata diffusa la notizia che un gruppo di autori, sia affermati che esordienti, avrebbero dato vita a tre diverse miniserie finanziate mediante crowdfunding. Così, per circa otto mesi abbiamo seguito quei progetti passo dopo passo (supportandone il suddetto crowdfunding senza mezzi termini) e ora ci troviamo, come tangibile e piacevole conseguenza, con il primo numero di Rim City sui nostri schermi audaci.
"In un lontano futuro, dove tutto sembra ormai perduto, Rim City è l'ultima speranza di una razza umana prossima all'estinzione."
Come si può evincere da questo teaser rilasciato mesi fa durante il crowdfunding, il contesto di Rim City è decisamente fantascientifico. Un mondo futuro cupo, una città dove "si respirano paura e disperazione". Presto o tardi tutti saranno sconvolti dal "fuoco", fantomatica spada di Damocle che sterminerà gli ultimi esseri umani ancora in vita. Non reggendo il peso della fine imminente, molti decidono di darsi a overdosi sensoriali tecnologiche. L'unica speranza sembra essere delegata a una missione nelle profondità degli abissi in cui sarà coinvolta Kendra, il capitano del corpo dei Tridenti che impariamo a conoscere in questo numero.
Sin dall'esordio di questa storia, veniamo colti dall'impressione che Dal profondo sia solo parte di un affresco di più ampio respiro. Come se militari, uomini religiosi, persone comuni, creature, equipaggiamenti e veicoli qui presentati siano stati pensati e progettati per essere raccontati ancora a lungo.
Alessandro "Doc Manhattan" Apreda non è nuovo alla scrittura. Oltre a occuparsi del celeberrimo blog dell'Antro Atomico, ha scritto il fumetto di fantascienza Ethan?, un racconto di fantascienza (vincitore del premio Spacewave) pubblicato da Fanucci e il libro Per il Potere di Grayskull. Nonostante ciò, sotto molti aspetti per lui Rim City è un bel banco di prova, tra l'altro nemmeno di quelli semplici semplici. Questo un po' perché in effetti è il primo Progetto Atomico a vedere la luce, un po' perché il respiro e le intenzioni sono (innegabilmente) internazionali, un po' perché si sa già che a ottobre saldaPress pubblicherà questa storia in volume (e immaginiamo non dispiaccia sapere che il proprio nome campeggerà accanto a quello di gente come Robert Kirkman, Charlie Adlard, Paul Azaceta ecc.).
Una menzione infine la merita la splendida copertina di Francesco Mattina, autore che non dovrebbe aver bisogno di presentazioni e che sicuramente sarà bello continuare a vedere all'opera.
Ovviamente, attendiamo il prossimo episodio.
[To be continued]
Il Sommo Audace
NUMERO: 1
DATA: Giugno 2015
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Alessandro Apreda
DISEGNI E CHINE: Daniele Orlandini
COLORI: Francesca Mengozzi e Giovanni Marcora
COPERTINA: Francesco Mattina