Rimbalzo controllato, 7° puntata: scontri, fuochi d'artificio e assoluzioni

Creato il 23 gennaio 2013 da Shefutsal
Tanti temi da affrontare in questo post turno di campionato: notizie che ci rasserenano, episodi incresciosi, rivalità e tanti gol... 
Sulle pagine di questo portale, per primi, avevamo riportato la notizia dell'indagine antidoping che come una spada di Damocle pendeva sulla testa di Martina Romeo, tesserata della Reggina. Notizia che ha poi trovato un riscontro, a più riprese, su tante testate. La notizia era stata riportata così, nuda e cruda, come l'avevamo trovata. Lasciando da parte strumentalizzazioni e commenti. Ritorniamo sul pezzo a distanza di due settimane, perchè il TNA si è pronunciato, prosciogliendo in toto Martina Romeo e respingendo, di fatto, la richiesta di due anni di squalifica a carico della giocatrice calabrese. 
“Il TNA, nel procedimento disciplinare a carico di Martina Romeo (tesserata della Federazione Italiana Giuoco Calcio), visto l’art. 2.3 del Codice WADA, nonché l’art. 8 del Regolamento Antidoping relativo alla individuazione dei calciatori da sottoporre ai controlli antidoping con modalità random, ha accertato la violazione delle norme imperative stabilite dal citato articolo, prosciogliendo l’atleta dall’addebito ascrittole e disponendo che la decisione sia comunicata alle Parti, alla FIGC e alla Società di riferimento all’epoca dei fatti”. Fortunatamente, quindi, è stata dichiarata l'innocenza della giocatrice, facendo ricredere tutti i malpensanti che già si erano inerpicati in cospirazioni e elucubrazioni mentali da film giallo. 
Paradossalmente, questa di Romeo poteva essere la notizia della settimana, ma così non è stato. Un altro episodio, decisamente deprecabile, e molto poco edificante, ha occupato le colonne dei giornali e dei siti internet: stiamo parlando dei tafferugli di AZ-Ternana. La notizia ha già trovato ampio spazio qui su SheFutsal, essendo stata vissuta – ahilei – in prima persona da Letizia Costanzi. Quindi non perderemo tempo nel raccontare ciò che è accaduto, né prenderemo una posizione a favore di una o dell'altra parte. Anche perchè, in sostanza, non eravamo presenti sul luogo “incriminato”.  L'importante, crediamo, è che non si crei un precedente di violenza sopra le righe. Perchè se si possono tollerare sfottò, insulti e risse all'interno del campo (quello che accade in campo resta in campo, vecchia legge non scritta dello sport), non si può pensare che nervosismi e isterie si riversino anche sugli spalti, nei post-partita e in generale fuori dal terreno di gioco. Speriamo davvero che si risolva il tutto nella miglior maniera possibile per il nostro amato futsal e che se c'è da far pagare qualcuno, chi ne ha competenza, lo faccia pagare. 
Tanta rivalità e qualche scaramuccia verbale c'è stata, ma fra Statte e Ita. Le due società, storicamente rivali, si sono trovate domenica l'una contro l'altra nel big match del girone C: prima contro seconda. Il risultato del campo è stato inequivocabile: ha vinto lo Statte con un 6-1 che non ha ammesso repliche. Nel post-partita non sono mancate le frecciatine: prima, con la sua lingua tagliente, la stilettata della Sergiano nel comunicato ufficiale dell'Ita, poi la risposta piccata dello Statte sulla sua pagina di Facebook. Questioni d'orgoglio, di predominio sul territorio, di leadership in un girone che vede lo Statte lontano solo 3 punti dai matematici playoff scudetto. Fenomenali. 
Matteo Santi
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