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Rimini, l’operazione Aquila ferma lo spaccio di cocaina tagliata con vermicida.

Creato il 04 novembre 2011 da Yourpluscommunication

Rimini, l’operazione Aquila ferma lo spaccio di cocaina tagliata con vermicida.Dosi di cocaina tagliate con un antiparassitario che agli assuntori provocava febbre, brividi, debolezza, nausea, vomito, infezioni della pelle, ulcere necrotiche, in alcuni casi ascessi e polmonite. La droga tagliata con levamisolo, una sostanza che viene usata come vermicida, era spacciata nella provincia di Rimini da tre albanesi, due fratelli di 21 e 28 anni e da un loro cognato di 40, arrestati in una operazione dei carabinieri di Cattolica denominata “Aquila”, con evidente riferimento al Paese di origine degli organizzatori del traffico e di alcuni dei loro complici.
L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore di Rimini, Luca Bertuzzi, si è infatti conclusa con altre dieci persone indagate a piede libero, cinque delle quali albanesi.
A mettere sul mercato la cocaina erano i due fratelli che si rifornivano dal cognato. Base della banda un bar di Cattolica, gestito da loro connazionali.
Le indagini dei carabinieri erano partite nella primavera del 2009. Fino al dicembre del 2010 gli investigatori avevano raccolto numerose testimonianze di clienti dei pusher albanesi che dopo aver assunto la droga avevano accusato forti disturbi.
Con l’operazione di ieri i carabinieri sono finalmente riusciti a mettere le mani sulle dosi incriminate. Le porte del carcere di Rimini si sono chiuse alle spalle dei due fratelli, mentre il cognato è in cella a Pesaro.

Antonio Murzio

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