All'interno del capannone, nella zona industriale di Coriano - paese natale del campione di motociclismo, Marco Simoncelli - sulla strada che porta a San Marino, gli uomini dell'Arma hanno registrato la presenza di 26 cittadini cinesi, molti dei quali al lavoro, nonostante l'ora tarda, alcuni intenti.
Nella struttura, spiega una nota dei militari, era stata realizzata una zona completamente abusiva, in alcune parti soppalcata, dedicata a dormitorio - delle stanzette senza finestre - cucina e bagni divisa dalle macchine di lavorazione dei capi di abbigliamento da leggeri pannelli in cartongesso. In pratica, una piccola “cittadella” dalla quale, a quanto appreso dall'Arma, gli occupanti uscivano molto di rado anche per non destare il sospetto dei passanti. Il capannone ha mostrato condizioni igienico sanitarie pessime, di assoluta invivibilità e pericolosità, con impianti idrici ed elettrici di fortuna. Cavi penzolanti e sfilacciati a rischio concreto corto circuito ed incendio, tubi arrugginiti, derrate alimentari conservate senza alcuna attenzione e regola, cibi già cotti sparsi in più locali, materassi appoggiati per terra, tracce di umidità, muffa ed infiltrazioni d'acqua un pò ovunque.
Dai servizi igienici, sorta di turche con alcuni lavelli e docce - viene osservato ancora - promanavano odori nauseabondi. Tutti i cittadini cinesi sono risultati in regola con i documenti di soggiorno. Almeno 7 sono risultati quali lavoratori in nero e sono state elevate, al momento, contravvenzioni per oltre 50 mila euro.
La struttura corianese è stata sequestrata e tutti i cittadini cinesi sono stati condotti presso l'albergo Britannia di Rimini dove troveranno ospitalità per qualche giorno in attesa di una sistemazione definitiva. Da anni, la titolare dell'hotel Britannia, mette a disposizione di persone senza tetto - in una settimana d'inverno - la sua struttura già utilizzata abbondantemente, nelle scorse settimane, nei giorni delle grandi nevicate cadute su Rimini e l'intera Romagna.
Al momento - conclude la nota dei Carabinieri che ringraziano la proprietari dell'hotel Britannia e il presidente della Provincia, Stefano Vitali per aver fatto fronte rapidamente all'emergenza - sono in atto ulteriori indagini al fine di individuare possibili responsabilità penali e amministrative in capo ad altre persone.
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