di Nicola Baratta
La Foto choc del tunisino imbavagliato
(Ecodifoggia.it) - Roma: Sappiamo tutti che i rimpatri sono "obbligo" previsto per legge, su questo non ci piove: chi in Italia vive da clandestino va fatto tornare a casa, tranne per casi particolari come ricongiungimenti di famiglia, motivi di salute e via dicendo. Oggi però si è toccato il limite della sopportazione per due tunisini, messi sul volo Roma Tunisi, con i polsi bloccati e la bocca tappata da nastro adesivo. Sullo stesso volo, per pura combinazione c'era il noto regista Francesco Sperandeo, che non solo ha pubblicato la foto sul suo profilo facebook, ma invita e giustamente a protestare contro tali comportamenti, perché va bene far rispettare la legge, ma qui si esagera e sul serio i diritti umani devono poter prevalere anche in questi casi. I clandestini, hanno sbagliato ma non è fin troppo crudele il trattamento a cui sono stati sottoposti, non bastavano semplicemente le manette? Tanto erano sorvegliati ed in volo dove volevano andare, dove dovevano scappare? Troviamo che l'interrogazione parlamentare sia quantomeno dovuta, ma bisognava arrivare a questo punto per fermarsi e riflettere? E se sull'aereo non c'era Francesco Sperandeo a riprendere la scena, a quest'ora non ne avremmo sentito notizia e tutto sarebbe passato nel dimenticatoio, urge che al parlamento non solo se ne parli, ma che si ridiscutano le misure di sicurezza per la sorveglianza dei rimpatriati e che vengano applicate rispettando l'individuo in quanto tale.