Rina Brundu e Giuseppe Leuzzi – SIDHE

Creato il 23 agosto 2014 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali
Un’isola vulcanica dominata da un forte megalitico e da alte scogliere calcaree. Un burbero capitano di mare e il suo mozzo invisibile che traghettano gli ospiti dell’arcano palazzo di Sidhe, circondato da un giardino lussureggiante e abitato da una donna che sembra essere tutte le donne. E nessuna. Che é diversa dall’isolana dipinta nel colossale quadro del pittore Plinio; diversa dall’indecifrabile moira che tiene tra le mani un numero variabile di fili tesi e allentati come fossero quelli di altrettanti destini. Sullo sfondo un universo celtico e mitico, popolato di presenze misteriose che confortano i complicati ragionamenti del dottor Pierre, un fisico teorico, e del suo giovane amico filosofo. Fino al momento in cui arriva anche per loro, il tempo, obbligato, di andare…

_____________________

Giuseppe Leuzzi – Autore di numerosi saggi socio-politici (l’ultimo, “Gentile Germania”, sul nostro potente vicino), e di almeno tre romanzi, “In virtù della follia”, “La gioia del giorno”, “Non c’è anarchico felice”, ha curato opere di Céline, Pound, Jean Paul. Gestisce il sito www.antiit.com.

_____________________

Rina Brundu – Scrittrice sarda, vive in Irlanda, ha esordito con il romanzo Tana di Volpe (2003) e ha curato la prima antologia di cultura ogliastrina. Si occupa di giornalismo e di scrittura digitale; anima il blog multiautorale www.rinabrundu.com.

SIDHE by Rina Brundu & Giuseppe Leuzzi is on Amazon!

Click on the image below to buy it!

This book is available for the following devices:

Kindle Fire
Kindle HD
Kindle HD 8.9
Kindle Paperwhite
Kindle
Ipad
IPhone

 A NEW LITERARY GENRE!

A DIGITAL NOVEL!

A che serve sbarazzarsi del mondo, quando nessun’anima mai
sfugge al destino eterno della vita?
(Edgar Lee Masters)

Giunti sul ciglio della remota scogliera si fermarono a guardare il mare. Alla distanza, in controluce, la figura della vecchia pareva quella di una vedova penitente. Un fantasma, di quando gli uomini uscivano a pesca di squali nelle loro barche fragili. Mariti, amanti, figli, fratelli perivano nell’oceano in tempesta che da milioni di anni divorava con applicazione anche la roccia. E poi, per un tempo infinito, le donne scrutavano l’orizzonte nell’attesa di un segno, una vela ammainata, un’ombra a pelo d’acqua che fosse diversa da quella che si andava posando sul cuore. Le giovani diventavano adulte e le adulte diventavano vecchie, aspettando; ma questa vecchia non era una madre angosciata, una sposa costernata, una donna abbandonata. Lo spinse giù e prima di sparire rimase a fissarlo, goccia pesante che precipitava nell’abisso. Chi fosse l’assassina e chi fosse la vittima non potei distinguere. Era una vecchia e aveva appena ucciso un uomo.

«Bob, capitano Bob!» gridai, rientrando sottocoperta. Il vento, furioso, esigeva che si parlasse urlando. Cercavo il comandante, certo, chi altri? Non c’era nessun marinaio a bordo della nostra barca, non che si vedesse, sebbene occhi invisibili sembrassero scrutare da presso, da ogni boccaporto, in coperta, nella cabina. Nel ponte di comando il capitano fumava ancora. Aveva sempre fumato da quando avevamo lasciato la terraferma, destinazione la Roccia del diavolo, l’isola maledetta: «Capitano, una vecchia ha ucciso un uomo!».

«Una vecchia?». La domanda non mi venne dall’interrogato, ma dall’unico mio compagno di viaggio, un certo signor D, peraltro poco loquace. Il solo passeggero tanto pazzo come me da comprare un biglietto dal capitano Bob per mettersi in mare in una giornata da tregenda. Il signor D era giovane, somigliava a uno studente squattrinato ma di buona famiglia; dietro gli occhialini che donavano grazia al viso bello, incorniciato da lunghi capelli biondi, puntava due occhi verdi inquieti, come verso qualcosa che lui vedesse e agli altri restasse celato.

«Non ci sono vecchie sull’isola», dichiarò il capitano senza espressione. Sul faccione largo, coperto da una barba lunga, spiccava lo sguardo azzurro cielo ostinatamente fisso alla terraferma che da una buona mezz’ora si intravedeva oltre gli oblò sporchi di terra e di spruzzi incrostati.

SIDHE by Rina Brundu & Giuseppe Leuzzi

Continua la lettura, clicca sulla copertina!

Product Details

  • File Size: 681 KB
  • Print Length: 229 pages
  • Publisher: IPAZIA BOOKS, http://www.ipaziabooks.com; 1 edition (August 19, 2014)
  • Sold by: Amazon Digital Services, Inc.
  • Language: Italian
  • ASIN: B00MVE59FO
  • Lending: Not Enabled
  • What is a DIGITAL NOVEL? Click here!

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :