Un grazie di cuore va ad Armin Zoeggeler, il campione altoatesino dello slittino che, dopo una carriera costellata di successi, di medaglie in ben sei Olimpiadi invernali da Lillehammer ’94 a Sochi 2014, di coppe del mondo ha deciso di ritirarsi.
Ci ha regalato emozioni in uno sport difficile e poco conosciuto, del quale ci ricordiamo a malapena ogni quattro anni, tra una gara di slalom e una danza sul ghiaccio, ha vinto per sé stesso, per l’arma dei Carabinieri sotto i cui colori gareggia e per il nostro Paese anche se a leggere il nome in basso sullo schermo si poteva essere indotti in errore e pensare che si trattasse di un atleta tedesco o austriaco se non fosse stato per il piccolo tricolore accanto alla scritta “ITA” messo lì a ricordarci che quell’atleta con la faccia da gigante buono gareggia per l’Italia.
Il suo non è un addio malinconico, è la decisione di uno sportivo ancora all’apice della carriera, nonostante l’età non verdissima, è una porta che si chiude per aprirne un’altra: sicuramente lo vedremo con la sua grinta e la sua esperienza accanto a giovani atleti pronti a seguire le sue orme.