Solo con target ambiziosi e obbligatori per tutti i Paesi Ue possiamo sperare in un mercato delle rinnovabili
Le grandi aziende delle rinnovabili chiedono all’Ue un impegno più concreto e piu’ importante: target piu’ ambiziosi e obbligatori da raggiungere in tutte le nazioni entro il 2030. Solo così si potrà dare uno sviluppo alle energie pulite e al mondo del lavoro: fissare delle mete importanti da raggiungere significherebbe creare 570.000 posti di lavoro in più e far risparmiare 260 miliardi di euro di importazione di carburanti fossili.
Secondo le industrie del settore, quindi, servono obiettivi più ambiziosi e target nazionali obbligatori al 30%. A dirlo sono gli amministratori delegati di Erg Renew, Alstom, Acciona, Enercon, Res Med, Vestas, in rappresentanza di una cordata che conta 91 compagnie europee in occasione del vertice ‘2030 EuropeBusiness’.
Per permettere lo sviluppo delle rinnovabili, secondo i big del settore, servono ancora gli incentivi statali, almeno per superare questa fase di transizione, fino al 2030, poi gli stessi incentivi potranno diminuire negli anni, verso il 2050. Il taglio di incentivi e l'aria che si respira hanno già fatto crollare il mercato delle rinnovabili spagnolo, quello portoghese, quello italiano, facendo intravedere cosa potrà succedere in futuro.
gc
13-02-2014