Riguardo questa ipotesi, è intervenuto il presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, Ermete Realacci, che, attraverso un comunicato stampa, fa sapere il suo dissenso preventivo sulla stretta che il Governo vorrebbe attuare al Decreto Salva Italia sul discorso rinnovabili, che porterebbe alla riduzione da 200 Kw a 20 Kw il limite per usufruire dello scambio sul posto, andando a colpire quasi 50.000 piccoli impianti come denunciato da diverse associazioni del settore .
Sempre sul Decreto Italia, la Commissione Ambiente della Camera era già intervenuta respingendo un comma di tale decreto che andava a danno delle fonti di energia rinnovabile.
Alla luce di quanto detto, la Commissione Ambiente darà parere favorevole al Decreto se i prezzi minimi garantiti saranno applicati anche all’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici di potenza nominale fino a 200 Kw, dagli impianti idroelettrici di potenza nominale media annua fino a 1 Mw e dagli impianti alimentati dalle altre fonti rinnovabili di potenza attiva nominale fino a 1 Mw, ad eccezione delle centrali ibride. Inoltre devono essere anche i rifacimenti degli impianti di produzione di energia pulita, mantenendo per tali interventi il diritto di accedere agli incentivi. Un parere condiviso, votato all’unanimità.