La demolizione dei diritti dei lavoratori attuata attraverso norme come quelle susseguitesi negli anni a partire dalla "Fornero", sta ricadendo a cascata su tutti i settori, compreso quelli caratterizzati da, tutto sommato, positive relazioni sindacali. Ora tocca, infatti, a quello degli assicurativi che con un contratto collettivo nazionale scaduto da oltre due anni, pare essere travolto anche da questa tendenza con l'ANIA, l'associazione delle assicurazioni, sempre più arrogante e arroccata su posizioni di esclusivo interesse delle imprese che rappresenta. Ecco perchè Giovanni D'Agata, presidente dello " Sportello dei Diritti " ritiene legittima oltrechè necessaria, l'iniziativa delle organizzazioni sindacali di abbandonare il tavolo delle trattative e di proclamare lo stato di agitazione come viene illustrato dal comunicato congiunto di tutte le sigle che di seguito pubblichiamo:
" A Roma il 14 gennaio, come previsto, si è svolto l'incontro tra le Organizzazioni sindacali e l'ANIA per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro scaduto da oltre due anni. L'ANIA, anche in questo incontro, ha confermato la propria posizione di chiusura nei confronti della piattaforma dei lavoratori ribadendo un atteggiamento negativo che, di fatto, mette in discussione il sistema di positive relazioni industriali che ha sempre caratterizzato il settore assicurativo e che ha consentito di rinnovare i contratti nazionali e gestire le profonde riorganizzazioni e fusioni che hanno coinvolto i gruppi assicurativi.
Nella riunione odierna, anziché fornire risposte sui contenuti della nostra piattaforma sindacale, per l'ennesima volta, l'ANIA ha posto al centro della trattativa questioni di interesse esclusivo delle imprese proponendo una ristrutturazione del sistema delle classi di anzianità che, se attuato, produrrebbe una sostanziale riduzione del potere di acquisto delle retribuzioni. Gli incontri tenuti fino a oggi hanno evidenziato la notevole distanza delle posizioni dell'ANIA rispetto al nostro obiettivo di un contratto che abbia una forte motivazione sociale, a difesa dell'occupazione con soluzioni che migliorino l'area contrattuale, che valorizzino e promuovano le professionalità di tutti i profili contrattuali, che preveda un ammortizzatore sociale per tutti quei lavoratori coinvolti nelle aziende in liquidazione coatta (fondo LCA). Vogliamo un contratto adeguato alle trasformazioni e complessità del settore per migliorare la qualità del servizio, in grado anche di favorire nuova occupazione stabile di giovani e con un riconoscimento economico che incrementi le retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori che con il loro impegno e professionalità contribuiscono agli ottimi risultati del settore assicurativo.Care Colleghe, cari Colleghi, è in questo quadro che le Organizzazioni Sindacali hanno deciso di sospendere il negoziato e avvieranno nei prossimi giorni una serie di iniziative e la proclamazione dello stato di agitazione della Categoria, non escludendo azioni di mobilitazione delle Lavoratrici e Lavoratori, partendo subito dagli attivi regionali unitari dei quadri sindacali e dalla convocazione di assemblee delle Lavoratrici e dei Lavoratori in tutte le imprese di assicurazione per sviluppare un dibattito ampio, partecipato e approfondito sulla situazione di pesante difficoltà della trattativa che possa consentire una ripresa del negoziato, su basi diverse da quelle sinora evidenziate, che punti effettivamente a rinnovare il contratto ".
Lecce, 15 gennaio 2016
Giovanni D'AGATA