La domanda che voglio porvi oggi è: una volta diventate mamme (o papà) è giusto rinunciare ai propri hobby e/o alle proprie passioni?
Non voglio banalizzare limitandomi a rispondere con un sì o un no, perché sono consapevole che si tratta di un discorso complesso con moltissime variabili che non può essere certo discusso in breve tempo.
Ho deciso però di scrivere questo post perché personalmente è una domanda che mi sono fatta spesso da quando ho Giacomo e le risposte che mi sono data sono contraddittorie… Non sono mai stata una donna con tanti hobby ma prima di avere Giacomo riuscivo ad avere del tempo per me, per rilassarmi, divertirmi ed essere più felice e tranquilla nell’affrontare tutto il resto, (lavoro full time, pulizie noiose di casa, ecc.); da quando è nato Giacomo – ora ha un anno e mezzo – il tempo per me è diventato davvero limitato, riesco a fare qualcosina quando dorme, sempre se non ho qualche faccenda in casa da sbrigare quindi direi che è quasi zero -.- . Intendiamoci, la gioia che ha portato Giacomo da quando è arrivato è inspiegabile e se non ci fosse stato lui non so come avrei fatto in questi mesi così difficili; un figlio cambia la vita, ma sento anche il bisogno ogni tanto di dedicare un po’ di tempo ai miei hobby e alle mie passioni. Non credo di essere una marziana quando faccio queste affermazioni, anche se nella maggior parte delle volte mi pongo il problema: sto trascurando Giacomo? Forse non passo abbastanza tempo con lui?
Al momento non lavoro, sono casalinga e mamma a tempo pieno e quindi passo tutto il giorno con Giacomo; se è una bella giornata facciamo delle lunghe passeggiate, giochiamo in giardino (abito in campagna e ho la fortuna di avere un piccolo giardino dove poter giocare con Giacomo sull’ altalena, sullo scivolo ecc..) altrimenti durante l’inverno giochiamo in casa, ma quando è sera penso: cosa ho fatto per me? Sono felice che Giacomo si sia divertito, ma io sono contenta? Lo so, le cose importanti sono altre e questo può sembrare un discorso egoista ma penso anche che una donna, se ne sente la necessità, debba avere l’opportunità di fare qualcosa che più le piace, che l’appassiona, per essere poi ancora più attiva e propositiva con il proprio bimbo. Mi accorgo spesso che se non sono contenta delle cose che faccio durante la giornata ne risente anche Giacomo; non sto scoprendo l’acqua calda dicendo che non sono importanti le ore che passiamo con i nostri piccoli ma è la qualità del tempo che fa la differenza e questo dovrei ricordarlo più spesso. Quindi penso proprio che nei prossimi mesi cercherò di dedicare un po’ di tempo a me, alle mie passioni, a scoprirne di nuove e sono sicura che anche mio marito e Giacomo vedranno la differenza! :)