Ieri nel pomeriggio, a Chigi, si sono incontrate due delle personalità più in gioco in questo periodo di riforme: Padoan, assente al cdm, ma ormai profondamente impegnato nell’elaborazione della legge di Stabilità, e Lorenzin, anch’essa, stando alle fonti, assente, che si sta invece occupando dei tagli: “Voglio essere ottimista sui tagli. Spero che il Fondo Sanitario Nazionale non venga toccato“.
Il Fondo Sanitario Nazionale è un forziere molto importante per uno Stato, a prescindere dalla grandezza o dalla densità. Tagliare sul Fondo, significherebbe, allo stesso tempo, cercare altrove le risorse per la sanità. E quindi si vocifera che questo stesso possa essere ritoccato per i prossimi due anni, questo perché, come stabilito dal Patto per la salute, che Governo e Regioni hanno ritenuto opportuno stilare e sottoscrivere, vi potranno essere riduzioni rispetto alle risorse pattuite per il prossimo biennio qualora le necessità economiche costringerebbero ad utilizzare questa opzione.
Giovanni Legnini, sottosegretario all’economia: “L’intenzione del governo non è comprimere i servizi ma ridurre i costi dei servizi sanitari”.
Roberta Pinotti, titolare della Difesa: “Spero che i tagli siano il meno possibile, ma non è detto che ci siano“.