A raccoglierlo una ragazzina che per quindici anni vivrà in simbiosi con lui, educandolo ad una vita praticamente umana e ribattezzandolo Blu.
Non si sa come, a un certo punto spunterà un ornitologo brasiliano che, con la scusa di accoppiare Blu con l'ultima esponente femmina della sua specie convincerà la giovane Linda che la cosa migliore sta nel partire subito per Rio.
Non si sa come, ovviamente i due pappagalli, una volta insieme, verranno rapiti e a furia di schermaglie troveranno l'amore.
Non si sa come, Blu scoprirà il suo lato istintivo e "volatile".
Non si sa come un sacco di cose.
Soprattutto come sia possibile che Saldanha e i suoi siano ancora in giro a fare film.
Personalmente, mi ritengo un grande fan del Cinema d'animazione.
Continuo a sostenere che, quando le cose funzionano bene e al pari di ogni altro genere, anche i "cartoni animati" dovrebbero avere le stesse possibilità ai grandi Festival di tutti gli altri esponenti della settima arte, come fu per Miyazaki vincitore dell'Orso d'oro a Berlino con La città incantata.
Niente più proiezioni solo pomeridiane, insomma, e niente più etichette insulse e riduttive per un bacino di idee meraviglioso come quello del disegno - o surrogati dello stesso - animato.
Perchè se esistono film davvero per tutti, questi sono proprio gli esponenti della suddetta categoria.
E poi che succede!? Non faccio neppure in tempo a convincere qualche radical chic duro e puro che un Miyazaki, un Ocelot, una Pixar sono grandi quanto i numerosi registi di culto in giro per il mondo che subito arriva un film come Rio a rendermi la vita più difficile.
Onestamente, per quanto l'abbia visto senza problemi e mi sia anche concesso un paio di risate - il dialogo a cena tra Linda e Tulio ad argomento uccelli risultava esilarante, se preso da un'altra angolazione -, devo ammettere di avere assolutamente detestato questo film.
Melenso e buonista come i peggio Disney, privo di logica e costruzione dei personaggi come i meno riusciti Dreamworks, la creatura di Saldanha - che forse voleva semplicemente omaggiare la sua città natale, cosa che avrebbe potuto fare senza necessariamente propinarci questa roba - è quanto di più falso, semplicistico, riduttivo e scandalosamente paraculo l'animazione possa produrre.
Dal ragazzino orfano della favela che si pente a tempo di record subito dopo il rapimento dei pappagalli agli irritanti e già citati Linda e Tulio, dal pessimo adattamento e doppiaggio italiano - ma qualcuno lo sa che il portoghese e lo spagnolo sono diversi!? - allo spot clamorosamente agghiacciante di Rio stessa - che sarà pure una delle città più incredibili del mondo, ma presentarla come una sorta di confettino pronto per il carnevale in cui anche i bassifondi sono una specie di giostra di colori mi pare un pò eccessivo perfino per un cartone animato - tutto suona falso, già detto, già sentito e clamorosamente telefonato.
Senza dover infierire sul tormentone di Blu che non sa volare nonostante sia un uccello - e voi lo sapete già come andrà a finire, vero!? - praticamente ogni passaggio della supposta sceneggiatura appare così ovvio da annoiare anche soltanto a pensarlo, e il tutto viene ulteriormente peggiorato da una (fortunatamente) breve serie di canzoni neppure ci trovassimo in un Classico Disney della peggior specie, una più brutta dell'altra ed ulteriormente peggiorate dal già bottigliato adattamento.
E a proposito di Disney, salta all'occhio perfino il plagio della dipartita dell'uccellaccio cattivo finito nel motore dell'aereo in pieno stile del tanto detestato da Cannibale Gli incredibili.
Confrontata a Rio, anche una schifezza retorica e terribilmente noiosa come fu Robots risulta quasi innovativa, ennesima conferma che l'exploit de L'era glaciale non fu nient'altro che un fuoco di paglia, e che Saldanha e soci abbiano in realtà ben poche idee, spesso riciclate e per nulla emozionanti.
Se esistesse un equivalente cinematografico del centrismo politico falso e per famiglie, di sicuro un intrattenimento come questo sarebbe la gioia di tutti i bravi bambini la domenica pomeriggio.
Giusto dopo la Messa e il pranzo con i parenti.
Perdonami, Dembo, per quello che sto per dire, perchè, come giustamente ha sottolineato Julez, se questo film fosse stato interessante, avrei volentieri dedicato il post a te ed Elvis.
Piuttosto che una realtà buonista del genere, io il pappagallo quasi estinto me lo faccio arrosto, e lo mangio anche di gran gusto.
Sognando, grazie al pisolino digestivo, un ornitologo occhialuto e secchione rapinato da tutti gli orfani delle favelas che poi, non contenti, vanno a fare un pò di culo anche ad un certo regista locale un pò troppo crogiolato nel sogno americano.
MrFord
"Im looking for complications,
looking cause I'm tired of lying,
make my way home
when I learn to fly (high)."
Foo fighters - "Learn to fly"-