Un tribunale
Riot Games sembra aver trovato un sistema semplice ed efficace per prevenire e limitare i comportamenti scorretti degli utenti in League of Legends. Parliamoci chiaramente: internet ha dimostrato che la libertà assoluta può rivelarsi davvero deleteria per le esperienze comuni, di gioco o altro. Tutti i sistemi provati per frenare offese, cheater, fenomeni come cyberbullismo o razzismo sono stati inefficaci. Quindi perché non provarne uno decisamente rodato nella realtà? Stiamo parlando della creazione di un vero e proprio tribunale in cui gli utenti stessi giudicano i comportamenti degli accusati.
Incredibilmente il sistema ha funzionato, riducendo a soltanto il 2% le partite in cui si verificano fenomeni incresciosi. Con decine di milioni di partite giocate ogni giorno, si tratta di un risultato eccezionale. Riot sta anche pensando di introdurre un sistema per premiare i giocatori virtuosi, così da favorire ancora di più chi gioca secondo le regole e si comporta bene.
Comunque già così i numeri parlano chiaro sul successo dell'operazione, visto che gli abusi verbali sono diminuiti di più del 40% e ben il 91,6% dei giocatori giudicati negativamente ha cambiato il proprio comportamento non ripetendo più gli abusi commessi.
Il sistema si sta rivelando così efficace, che Riot lo ha aperto a chiunque voglia studiarlo a livello accademico. Si tratta di un risultato importante, perché soprattutto online la reputazione di un gioco è essenziale per attirare e far rimanere i giocatori. Comunque è anche la dimostrazione che, metaforicamente parlando, bastonare chi si comporta male è l'unico modo per rendere la vita migliore per tutti.
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