Il silenzio scende sui cittadini. Ed è un silenzio pesante come un macigno e che purtroppo agli occhi di troppi vale molto più di tante parole, cartelli, cori e striscioni in merito a questa situazione mondiale.
Ebbene sì, mondiale, perché sabato pomeriggio le piazze gremite di cittadini erano numerose in tutto il mondo. Gremite di persone stanche di questo capitalismo, sature e stufe di una classe politica e di un sistema bancario creatore di un debito che viene accollato alla popolazione. E' un silenzio che in Italia ha come alleata la guerriglia urbana che si è scatenata nella Capitale, utile a strumentalizzare una manifestazione pacifica per fare di un'erba un fascio e coinvolgere tutti quanti. Utile a trasmettere un solo messaggio: questi manifestanti sono dei violenti.
Malgrado la maggioranza della gente abbia espresso la propria opinione e le proprie proteste con civiltà, infatti, poche centinaia di veri delinquenti sono riusciti a "fottersi la giornata", come espresso chiaramente da un rappresentante dei cosìddetti black bloc. Delinquenti che avevano organizzato i disordini già da giorni senza fare troppo mistero di voler mettere a soqquadro il centro della città; manifestanti aggressivi che sono stati lasciati liberi di operare, se non addirittura appoggiati da mele marce ai vertici.
Ecco perché non si può accettare che si utilizzino le brutalità di un piccolo e ben individuato gruppo per colpire, tentare di ridurre al silenzio ed imbavagliare migliaia e migliaia di persone che in Italia e in tutto il mondo stanno facendo valere le proprie ragioni ed i propri diritti.
La domanda "perché" è tanto banale quanto spontanea, come lo è la risposta: il tutto stava bene a tutti, escluso a noi, cittadini indignati. Gli stessi indignati che la scorsa settimana a Wall Street avevano numerosi cartelli fra i quali uno indicava "Siamo il 99%!" quasi ad appurare e a voler sottolineare che la maggior parte della popolazione non ci sta e non vuole perdere questa battaglia vitale per il proprio futuro; la stessa battaglia che purtroppo il restante 1% sta ormai vincendo da troppi anni.